Cronaca

Apq, si procede a piccoli passi

Quattro mesi per la ratifica, circa un anno per l’approvazione dello schema di convenzione. I tempi (come al solito biblici) sono questi, ma bisogna accontentarsi, perché al momento il convento non passa altro. Di conseguenza, non ci resta che annunciare lo stesso, ma con tono sommesso, che l’accordo di programma quadro ‘Difesa ambientale’ (40 milioni di euro, di cui circa 14 destinati al sito inquinato di interesse nazionale di Crotone-Cassano Cerchiara) ha compiuto un ulteriore passo in avanti. La Regione ha approvato lo schema di convenzione con gli enti attuatori che regola la concessione dei finanziamenti per la realizzazione degli interventi. Il provvedimento, pubblicato la scorsa settimana sul Burc, arriva a circa un anno di distanza dalla stipula dell’accordo, avvenuta il 28 giugno 2006 a Roma tra Regione e ministeri dell’Economia e dell’Ambiente, e a sette mesi dalla ratificata della Giunta regionale con delibera del 30 novembre dello scorso anno.

Quattro mesi per la ratifica, circa un anno per l’approvazione dello schema di convenzione. I tempi (come al solito biblici) sono questi, ma bisogna accontentarsi, perché al momento il convento non passa altro. Di conseguenza, non ci resta che annunciare lo stesso, ma con tono sommesso, che l’accordo di programma quadro ‘Difesa ambientale’ (40 milioni di euro, di cui circa 14 destinati al sito inquinato di interesse nazionale di Crotone-Cassano Cerchiara) ha compiuto un ulteriore passo in avanti.
La Regione ha approvato lo schema di convenzione con gli enti attuatori che regola la concessione dei finanziamenti per la realizzazione degli interventi. Il provvedimento, pubblicato la scorsa settimana sul Burc, arriva a circa un anno di distanza dalla stipula dell’accordo, avvenuta il 28 giugno 2006 a Roma tra Regione e ministeri dell’Economia e dell’Ambiente, e a sette mesi dalla ratificata della Giunta regionale con delibera del 30 novembre dello scorso anno. Teoricamente saremmo finalmente a buon punto, basterebbe solo riempire di contenuti le singole convenzioni e dare il via libera all’erogazione dei finanziamenti. Ma non si sa mai, anche perché l’ente attuatore è l’Ufficio del commissario delegato per l’emergenza ambientale in Calabria che in fatto di tempi la sa, appunto, lunga. Tuttavia, la vicenda potrebbe subire un’accelerata, quando il 31 ottobre l’Ufficio chiuderà definitivamente i battenti e l’emergenza cederà il passo all’ordinarietà, con il ritorno delle competenze in materia (dopo oltre dieci anni) agli enti locali.
L’Apq ‘Difesa ambientale’, che utilizza i fondi della delibera Cipe n. 35 del 2005, prevede interventi in tutta la Calabria per circa 40 milioni di euro, di cui oltre 36 destinati alle bonifiche ed il resto ai rifiuti. Il settore che riguarda da vicino la provincia di Crotone è quello delle bonifiche, con tre interventi nel sito inquinato di interesse nazionale per un totale di euro 13.829.246,98. Il primo riguarda l’area archeologica davanti alle ex grandi fabbriche, il secondo i terreni inquinati di Cassano-Cerchiara, il terzo la discarica esaurita di Farina.
La bonifica dell’area archeologica, che nasconde i resti del quartiere settentrionale dell’antica Kroton, già caratterizzata dal Comune di Crotone con i fondi del programma comunitario ‘Urban 2’, era stata esclusa, per mancanza di fondi, dalla lista degli interventi del primo lotto di lavori nell’ex Pertusola Sud e aree adiacenti. L’Apq prevede una spesa di euro 6.964.446,98, da utilizzare per il disinquinamento con il sistema della fitorimediazione. E’ probabile che questi soldi vadano a confluire in un nuovo accordo di programma quadro, quello che la Provincia, alla quale la fitorimediazione non piace per via dei tempi troppo lunghi di bonifica, dovrebbe stipulare con Regione, ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali, e Soprintendenza archeologica, per l’avvio di un progetto sperimentale, in collaborazione con l’Enea, che consenta di bonificare con i sistemi tradizionali ed al tempo stesso riportare alla luce i resti archeologici dell’area.
Per la bonifica della porzione del sito di interesse nazionale che ricade nel territorio di Cassano-Cerchiara, in provincia di Cosenza, l’Apq ha previsto una spesa di 4.510.800 euro. L’intervento riguarda alcune aree agricole ed a vocazione turistica inquinate dallo smaltimento abusivo delle ferriti di zinco dell’ex Pertusola Sud.
Il terzo ed ultimo intervento riguarda la vecchia discarica di Farina, alle prese con problemi di dilavamento del percolato, che si riversa nei canali adiacenti e attraverso il fiume Esaro arriva direttamente a mare, e di autocombustione del biogas. La discarica, con un corpo di sette ettari, non è mai stata presa in considerazione fino ad oggi, nonostante ricada nel perimetro del sito di interesse nazionale per via dell’abbancamento dei rifiuti alluvionali industriali a seguito del disastroso nubifragio che colpì la città nell’ottobre 1996. L’Apq prevede una spesa complessiva di 2.354.000 euro, di cui 2 milioni per la bonifica ed il resto per la caratterizzazione. Il progetto per la caratterizzazione c’è già ed è stato elaborato a suo tempo dal Comune di Crotone e poi fatto proprio dall’Ufficio del commissario. La spesa preventivata per la bonifica è comunque aleatoria, poiché bisognerà attendere i risultati della caratterizzazione per sapere come intervenire. Del resto, la cifra preventivata è poco più della metà di quella stimata a suo tempo dall’Ufficio del commissario (intorno ai 4 milioni di euro). Vero è, invece, che, quasi certamente non sarà una bonifica vera e propria, poiché la discarica non sarà rimossa, tranne i rifiuti alluvionali industriali, ma semplicemente sottoposta ad interventi di messa in sicurezza permanente.