Cronaca

Bonessi, nuovo assessore provinciale al Lavoro

Bonessi ha detto sì. Il sindaco di Melissa sarà il nuovo assessore provinciale con delega a lavoro, formazione professionale, pari opportunità e politiche giovanili.

Bonessi ha detto sì. Il sindaco di Melissa sarà il nuovo assessore provinciale con delega a lavoro, formazione professionale, pari opportunità e politiche giovanili. Una nomina che ricompone il quadro politico all’interno dell’esecutivo dove, dopo la revoca di Belcastro, mancava un rappresentante dell’ex area Ds e sposta decisamente l’asse politico provinciale verso il cirotano visto che in giunta sono presenti anche gli assessori Donato Greco e Carlo Colucci che provengono da Crucoli e Cirò.
Al secondo tentativo, il presidente della giunta provinciale è riuscito a trovare la disponibilità di uno degli uomini più forti e politicamente competenti del Partito democratico.
Proprio per questo motivo la decisione di Bonessi di accettare è parsa sorprendente visto che, poco più di qualche mese fa, aveva lanciato una serie di accuse a Iritale criticando le scelte del piano triennale delle opere pubbliche redatto dalla Provincia che per il Comune di Melissa prevedeva “le briciole”.
Più che le parole di Iritale, pare, che a convincere Bonessi siano stati i suoi consiglieri comunali di maggioranza, la sua giunta ed il direttivo dell’area ex Ds del Partito democratico di Melissa che, nel corso di una riunione svoltasi martedì scorso, lo hanno invitato ad accettare in quanto questo sarebbe per lui un giusto riconoscimento personale e consentirebbe di avere, per la prima volta, un rappresentante del collegio Melissa – Casabona nella Giunta provinciale.
Ne valeva la pena accettare a sei mesi dalla scadenza del mandato e, soprattutto, dopo quello che era accaduto?
“Devo dire – spiega Bonessi – che la proposta di fare l’assessore provinciale, inizialmente fattami da alcuni dirigenti dell’area ex Ds ai quali sono storicamente legato, mi aveva lasciato perplesso. La decisione l’ho assunta dopo un colloquio avuto nel pomeriggio di martedì con Iritale e la riunione con i miei collaboratori di Melissa. Il colloquio con Iritale è stato franco e fattivo, si è convenuto sulla necessità di superare situazioni di frizione e cercare di lavorare nell’intento comune di aiutare questo territorio. Una decisione assunta solo ed unicamente per spirito di servizio e senza nulla chiedere in cambio. Non ci sono inciuci o accordi sottobanco”.
Come va vista la sua nomina all’interno delle scaramucce del Pd?
“Io come risaputo appartengo all’area dalemiana, quella di Red, e spero che la mia presenza in Provincia possa favorire un percorso di nuovi e leali rapporti per la costruzione del partito e per meglio affrontare l’appuntamento delle prossime elezioni, con la consapevolezza che questo percorso è tutto in salita a causa delle situazioni cristallizzate esistenti sin dalla nascita del Pd. Cristallizzazioni e lotte interne che sono anche causa di ritardi nel cogliere le occasioni di sviluppo per questo territorio. Tutto, comunque, nella massima trasparenza e chiarezza di obiettivi scevri di interessi personali e di gruppo, consapevole che operiamo in un territorio difficile anche e sopratutto per la forte presenza mafiosa”.
Belcastro andando via ha sbattuto la porta parlando della mancanza di autonomia politica nella giunta provinciale: lei cosa ha rivendicato a questo proposito?
“Io ho chiesto, innanzitutto, che ci sia rispetto reciproco e disponibilità a farmi lavorare con autonomia, sempre nel quadro delle linee programmatiche. Iritale mi ha garantito la massima autonomia ed auspicato che la mia esperienza amministrativa e i miei rapporti con gli altri sindaci del crotonese possano essere motivo di ulteriori opportunità per il nostro territorio.
E se si accorge che le manca l’autonomia?
“Non esiterei un solo momento ed andrei via chiedendo scusa a coloro che ci avevano creduto e mi avevano incoraggiato nella scelta. Io non vivo e non devo vivere di politica e, quindi, mi sento sempre e comunque un uomo libero. Penso che non accadrà, ci siamo intesi bene ed il presidente mi è parso molto convinto. D’altronde per come andavano i rapporti, negli ultimi tempi, tra me e lui non avrebbe avuto senso chiamarmi in squadra se pensava cose diverse da quello che ha mi ha detto”.
Cosa accadrà al comune di Melissa?
“Innanzitutto non c’è incompatibilità tra le due cariche per cui io continuerò a fare il sindaco in quanto le mie dimissioni comporterebbero la nomina del commissario prefettizio. Naturalmente avrò più incombenze e dedicherò molto meno tempo al Comune. Per questo, prima di decidere, ho chiesto ai miei collaboratori della giunta di condividere la scelta. A parte il loro sì alla mia nomina, mi è stato assicurato uno sforzo maggiore per non fare rallentare l’attività amministrativa del comune di Melissa, dove abbiamo in cantiere molti progetti importanti come quelli della difesa costiera e della riqualificazione della costa, oltre a quello del centro storico di Melissa e tutta la nuova programmazione comunitaria che dobbiamo avviare per gli anni futuri. In particolare il vice sindaco Murgi ha garantito la sua piena disponibilità a sostituirmi nell’impegno quotidiano nella gestione amministrava del comune, che è molto gravoso per la presenza di due paesi: Melissa e Torre Melissa. Sono certo che lavorerà bene e vi riuscirà ampiamente”
Giuseppe Pipita