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Crotone, un colpo…Basso

Non c’è due senza tre… e dopo Pescara e Real Marcianise anche il Benevento è costretto a pagare il costoso pedaggio dello Scida. Il Crotone si conferma un vero “padrone di casa” collezionando la terza vittoria (e senza incassare reti) in altrettante esibizioni, dimostrandosi implacabile quando il rettangolo verde è quello confortevole di casa. C’era la necessità di mostrare una pronta reazione d’orgoglio dopo l’inopinato ko di Cava, e il Crotone ha risposto in maniera perentoria respingendo l’assalto di una delle principali pretendenti al salto di categoria. C’è voluto un acuto di Simone Basso nella fase conclusiva del primo tempo per spezzare un equilibrio che pareva consolidato. Da quel momento in poi i rossoblu hanno controllato la partita con una saggia amministrazione, facendo tesoro degli errori commessi a Cava custodendo stavolta con una condotta impeccabile la seconda parte di gara.

Non c’è due senza tre… e dopo Pescara e Real Marcianise anche il Benevento è costretto a pagare il costoso pedaggio dello Scida. Il Crotone si conferma un vero “padrone di casa” collezionando la terza vittoria (e senza incassare reti) in altrettante esibizioni, dimostrandosi implacabile quando il rettangolo verde è quello confortevole di casa.
C’era la necessità di mostrare una pronta reazione d’orgoglio dopo l’inopinato ko di Cava, e il Crotone ha risposto in maniera perentoria respingendo l’assalto di una delle principali pretendenti al salto di categoria. C’è voluto un acuto di Simone Basso nella fase conclusiva del primo tempo per spezzare un equilibrio che pareva consolidato.
Da quel momento in poi i rossoblu hanno controllato la partita con una saggia amministrazione, facendo tesoro degli errori commessi a Cava custodendo stavolta con una condotta impeccabile la seconda parte di gara. Non è stata una partita per gli amanti dell’estetica, e per una volta i palati fini hanno preferito ben volentieri infiocchettare i tre punti rinviando in altre occasioni l’abbinamento col calcio spettacolo, anche perché il terreno dello Scida versa in condizioni oggettivamente pietose complicando i propositi di calcio tutto rapidità e tecnica imposto da Moriero.
Il Benevento ha in larga parte deluso, pagando le pesanti assenze che hanno colpito il reparto offensivo (Castaldo ed Evacuo) offrendo una prova senza squilli, limitandosi soltanto a qualche sporadica incursione (la traversa di Cejas ancora trema…) dalle parti di Concetti. Neppure il Crotone ha incantato, ma dopo le “frustate” di Cava era soprattutto importante presentarsi con l’atteggiamento giusto e tornare ad imporsi sul piano della personalità. Missione compiuta, con una vittoria in tasca che pesa come un macigno nell’economia del campionato.
La partita non ha riservato particolari emozioni, il ritmo si è mantenuto su livelli non eccelsi, soprattutto per la qualità delle due squadre, che si temevano a vicenda e incrociavano gli sguardi senza esporsi troppo. In compenso la volontà è stata sempre quella di prevalere, e soprattutto il Crotone ha cercato con continui fraseggi il pertugio giusto per infilare la retroguardia sannita. Lo spunto decisivo si materializzava al 34’, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo Basso si fiondava su una palla vagante trovando l’angolo giusto per battere Gori. Era la rete che valeva tre punti, perché nella ripresa il Crotone non rischiava praticamente nulla, ad eccezione della clamorosa traversa colpita da Cejas su calcio piazzato in apertura di seconda frazione. Anzi, era piuttosto il Crotone a sprecare diverse ripartenze potenzialmente pericolose, come quella conclusa sciaguratamente da Triarico che ad un metro dalla porta sparava alle stelle. Ma l’arbitro era già col fischietto in bocca per chiudere la contesa e l’errore risultava innocuo.
Rimaneva soltanto il tempo per festeggiare tutti sotto la curva la prima vittoria davanti al proprio pubblico dopo i due successi conquistati a porte chiuse. Pubblico per la verità che ha risposto in maniera fredda all’appello della squadra. Non era certo questa la cornice che ci si attendeva dopo un’astinenza così lunga. Ma va bene così, perché quello che contava (leggasi i tre punti) è arrivato, per il resto ci sarà tempo di rimediare.
Fabio Fiore