Cronaca

Biomasse, contratti antimafia

Biomasse Italia, la società che gestisce le due centrali per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili di Crotone e Strongoli, da oggi potrà contare su informazioni antimafia che la prefettura di Crotone ed il gruppo interforze metteranno stabilmente a disposizione dell’azienda al fine di supportarla nei rapporti con i fornitori privati e, più in generale, con il territorio. Venerdì scorso è stato sottoscritto, infatti, dal prefetto Luigi Varratta e dal direttore generale di Biomasse Italia Guido Castelluccio un protocollo di legalità che autorizza la Prefettura e le forze dell’ordine a occuparsi degli appalti di beni e servizi della società energetica applicando a una materia assolutamente privatistica le norme e i regolamenti in vigore per la pubblica amministrazione. Come ha sottolineato il prefetto Varratta spiegando l’iniziativa ai giornalisti, sarà estesa “ai privati la normativa antimafia applicata alle pubbliche amministrazioni in tema di appalti”.

Biomasse Italia, la società che gestisce le due centrali per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili di Crotone e Strongoli, da oggi potrà contare su informazioni antimafia che la prefettura di Crotone ed il gruppo interforze metteranno stabilmente a disposizione dell’azienda al fine di supportarla nei rapporti con i fornitori privati e, più in generale, con il territorio.
Venerdì scorso è stato sottoscritto, infatti, dal prefetto Luigi Varratta e dal direttore generale di Biomasse Italia Guido Castelluccio un protocollo di legalità che autorizza la Prefettura e le forze dell’ordine a occuparsi degli appalti di beni e servizi della società energetica applicando a una materia assolutamente privatistica le norme e i regolamenti in vigore per la pubblica amministrazione.
Come ha sottolineato il prefetto Varratta spiegando l’iniziativa ai giornalisti, sarà estesa “ai privati la normativa antimafia applicata alle pubbliche amministrazioni in tema di appalti”. Il protocollo, per il quale il ministero dell’Interno ha preventivamente espresso parere favorevole nel dicembre del 2008, approvando il testo messo a punto dal team legale di Biomasse Italia, consentirà infatti all’azienda di inserire clausole “antimafia” nei contratti, subordinandone la conclusione alle rassicurazioni provenienti dalla Prefettura o prevedendone la rescissione in caso di accertamenti positivi. Questo implica, ovviamente, che tutte le richieste di offerte o i bandi di gara, anche se non si tratta, è chiaro, di aste pubbliche, saranno inviate alla Prefettura che osserverà da vicino tutto il percorso del rapporto fino alla conclusione.
“Si tratta – ha sottolineato il prefetto – del primo patto di questo tipo concluso in Calabria e di uno dei pochissimi casi in Italia ed è auspicabile che esso diventi un modello di comportamento per altre aziende della Calabria”. Una regione in cui – sembra persino superfluo dirlo – c’è particolare bisogno che le aziende e le amministrazioni vadano “a braccetto”, collaborando nella repressione e nella prevenzione.
Particolare soddisfazione è stata espressa, poi, da Castelluccio, anche a nome degli azionisti di Biomasse Italia, che hanno spinto in questa direzione in ogni momento, “a salvaguardia di principi e valori come la legalità, la trasparenza, la tutela dei lavoratori, l’ambiente e la sicurezza aziendale”. Alla sottoscrizione del protocollo erano presenti anche il vice prefetto Fabrizio Gallo e i consulenti legali crotonesi di Biomasse Italia, gli avvocati Luigi Borrelli e Francesco Verri.
(d.p.)