Cronaca

Arma, parte Conio arriva Iacono

Il tenente colonnello Mario Conio lascia il comando provinciale dei Carabinieri di Crotone dove era arrivato nel novembre di tre anni fa. Andrà a Roma, a dirigere il reparto indagini tecniche del Ros, il raggruppamento operativo speciale dell’Arma. Si tratta di un ritorno, visto che Conio ha già guidato per tre anni la sezione anticrimine del Ros di Reggio Calabria, prima di approdare alla scuola ufficiali di Roma dove ha insegnato tecnica investigativa. Il comando provinciale di Crotone, a partire dal 21 settembre prossimo, sarà retto dal tenente colonnello Francesco Iacono, che attualmente guida il Gruppo carabinieri di Locri. Nel tracciare il bilancio dei tre anni trascorsi a Crotone, l’ufficiale ha sottolineato la peculiarità di un territorio caratterizzato dalla presenza di una criminalità organizzata di grande spessore, seconda solo a quella di Reggio Calabria, mentre è pressoché assente la delinquenza comune che invece assilla le grandi metropoli.

Il tenente colonnello Mario Conio lascia il comando provinciale dei Carabinieri di Crotone dove era arrivato nel novembre di tre anni fa. Andrà a Roma, a dirigere il reparto indagini tecniche del Ros, il raggruppamento operativo speciale dell’Arma. Si tratta di un ritorno, visto che Conio ha già guidato per tre anni la sezione anticrimine del Ros di Reggio Calabria, prima di approdare alla scuola ufficiali di Roma dove ha insegnato tecnica investigativa. Il comando provinciale di Crotone, a partire dal 21 settembre prossimo, sarà retto dal tenente colonnello Francesco Iacono, che attualmente guida il Gruppo carabinieri di Locri.
Nel tracciare il bilancio dei tre anni trascorsi a Crotone, l’ufficiale ha sottolineato la peculiarità di un territorio caratterizzato dalla presenza di una criminalità organizzata di grande spessore, seconda solo a quella di Reggio Calabria, mentre è pressoché assente la delinquenza comune che invece assilla le grandi metropoli. In questo contesto i carabinieri si sono impegnati in modo particolare nell’aggressione ai patrimoni delle cosche, almeno fino a quando il quadro normativo non è cambiato spostando le competenze dalla procura della repubblica ordinaria a quella distrettuale, un vero e proprio imbuto nel quale confluiscono le problematiche di quattro province.
Il tenente colonnello Conio ha voluto sottolineare l’efficienza delle ventuno stazioni dei carabinieri sparse nel territorio crotonese, definendole il vero core business dell’Arma, e quella dimostrata dal reparto operativo e dalle tre compagnie nell’azione di prevenzione e repressione dei reati. In proposito l’ufficiale ha parlato dell’ottimo rapporto instaurato con quelli che ama chiamare ‘colleghi’, 400 uomini e donne in forza al comando provinciale, ma anche del rapporto costruttivo con gli altri rappresentanti istituzionali che si sono avvicendati in questi anni: prefetti, questori, vertici della Guardia di finanza. In questa terra che porta nel cuore e che ha visto nascere i suoi due figli, Mario Conio ha promesso che tornerà ogni volta che potrà.
(d.p.)