Cronaca

Un grazie per gli “Angeli del mare”

Quest’anno a Crotone la stagione estiva per fortuna si è conclusa in bellezza: non ci sono stati gravi incidenti né morti in mare. Un ottimo traguardo se si considera che, ogni anno, acquascooter, mareggiate, imprudenza, dei bagnanti e degli scafisti, mietono tantissime vittime. Da questo fenomeno, che ogni estate assume una portata sempre più ampia, Crotone, invece, si è tenuta fuori. Forse sarà stato un caso fortuito, ma bisogna pur sempre riconoscere i meriti di chi ha operato, attraverso iniziative repressive, di prevenzione e di soccorso, per garantire la sicurezza dei bagnanti lungo le nostre coste.

Quest’anno a Crotone la stagione estiva per fortuna si è conclusa in bellezza: non ci sono stati gravi incidenti né morti in mare. Un ottimo traguardo se si considera che, ogni anno, acquascooter, mareggiate, imprudenza, dei bagnanti e degli scafisti, mietono tantissime vittime. Da questo fenomeno, che ogni estate assume una portata sempre più ampia, Crotone, invece, si è tenuta fuori. Forse sarà stato un caso fortuito, ma bisogna pur sempre riconoscere i meriti di chi ha operato, attraverso iniziative repressive, di prevenzione e di soccorso, per garantire la sicurezza dei bagnanti lungo le nostre coste. A queste persone, forze dell’ordine e bagnini, la Capitaneria di porto e il Comune di Crotone hanno voluto dedicare, in segno di riconoscenza ora che l’estate si è conclusa, una manifestazione, ‘Angeli del mare’, tenutasi venerdì 11 settembre ai bordi della piscina dello stabilimento balneare ‘Casarossa’.
Un’iniziativa originale, che ha visto la presenza di autorità civili e religiose e per la quale è stata ricreata l’atmosfera solenne delle cerimonie più importanti. Il tutto per onorare chi ha contribuito a regalare un traguardo positivo in termini di sicurezza, importante sia per i crotonesi stessi, ma anche dal punto di vista dell’immagine turistica che è possibile veicolare all’esterno.
E proprio sull’importanza e il valore della sicurezza si è soffermato uno dei proprietari dello stabilimento ‘Casarossa’, Tommaso Graziani, secondo il quale questa rappresenta “qualcosa da garantire in ogni contesto, nel lavoro come al mare”.
Gratitudine ai cosiddetti ‘angeli del mare’ è stata manifestata anche dal vice sindaco del Comune di Crotone, Arturo Crugliano Pantisano, che ha ribadito l’importanza della manifestazione, definendola “un momento nel quale poter gratificare chi si è speso per salvaguardare con la sua professione la vita altrui. Questa cerimonia – ha aggiunto Pantisano – mi tocca particolarmente in quanto assessore al Mare, che rappresenta una delle risorse più importanti del territorio. Preoccuparsi di garantirne la sicurezza è un modo per valorizzare questa nostra ricchezza”.
A tirare le somme della appena trascorsa estate 2009 è stato il comandante della Capitaneria di porto, Giuseppe Meli. Con una punta d’orgoglio, ed evidentemente soddisfatto, ha infatti detto: “quando abbiamo fatto il consuntivo di questa stagione abbiamo potuto annotare l’assenza di vittime e incidenti gravi lungo la costa di Crotone. Certamente siamo stati fortunati, ma non si può non riconoscere che tutto il costante lavoro svolto sulla prevenzione ha portato i suoi frutti. Inoltre siamo stati agevolati anche dalla straordinaria e perfetta sinergia con cui tutte le forze dell’ordine hanno lavorato: il mare – ha osservato – regala solidarietà, annulla le differenze e si è portati spontaneamente a lavorare insieme per risolvere i problemi che si presentano in acqua. È vero – ha aggiunto – è stata molta anche l’attività repressiva, non possiamo farne a meno per garantire la sicurezza dei cittadini, ma questo per noi è un passaggio necessario e secondario perché abbiamo puntato prima di tutto sulla prevenzione e l’educazione del cittadino al rispetto delle regole”.
In tutto, nell’estate 2009 la Capitaneria di porto ha realizzato 46 soccorsi, ha salvato 87 persone, senza contare i quotidiani interventi, notturni e diurni, di motovedette a barche in difficoltà al largo della costa.
All’iniziativa sono stati presenti pure i delegati locali della Fin (Federazione italiana nuoto) e della Società nazionale salvataggio, le due uniche entità riconosciute a livello nazionale per la formazione degli assistenti ai bagnanti. Daniele Paonessa della Fin ha osservato come negli anni la figura del bagnino abbia conosciuto delle evoluzioni, “questo ruolo – ha detto – spesso si confonde con quello del ragazzo universitario che nelle vacanze estive si guadagna qualcosa e la cui mansione è quella di trasportare le sdraio o aprire e chiudere gli ombrelloni. Il bagnino, invece, oggi è una figura importante e necessaria per la sicurezza delle spiagge, che ha una sua specifica competenza e che per questo è chiamato a rispondere a responsabilità civili e penali”.
E l’importanza di questa figura è stata ribadita anche da Lucio Galardo della Società nazionale salvamento, il quale ha ricordato che ogni anno in Italia muoiono circa 100 persone per annegamento. Da qui l’invito a garantire maggiore sicurezza anche nelle spiagge libere, perché, ha detto Galardo, “non ci siano cittadini di serie A e di serie B, tutti hanno diritto al mare sicuro”.
Soddisfatto della manifestazione, ritenendola un “momento utile a ribadire a tutti i concetti di prevenzione e repressione come strumenti necessari a garantire la sicurezza dei cittadini” anche il prefetto di Crotone, Luigi Varratta, che insieme al questore, Giuseppe Gammino, ha consegnato i riconoscimenti di merito a bagnini e rappresentanti delle forze dell’ordine che si sono distinti nel corso di questa estate per iniziative di soccorso prestate ai bagnanti.
La simulazione di un intervento di pronto soccorso, interpretato dai bagnini del lido Casarossa’ e svolta nella piscina dello stesso stabilimento, ha reso più coinvolgente la manifestazione, facendo constatare concretamente ai presenti quanto l’attività degli assistenti ai bagnati sia importante al fine della sicurezza e come essa richieda, oltre che scaltrezza, precise competenze da conseguire solo con un’appropriata formazione. Un mestiere, insomma, che non si può sicuramente improvvisare.
Angela De Lorenzo