Cronaca

Una Provincia da bere, l’ispettore contesta i conti

Meno male che in quel rapporto c’era poco o niente, piccole irregolarità amministrative che non incidono (secondo alcuni) sulla oculata e brillante gestione della Provincia di Crotone negli ultimi cinque anni; lo stesso ispettore inviato dal ministero dell’Economie e delle Finanze (ha incautamente scritto qualcun altro) ha avuto parole di elogio per l’ex presidente e la sua Giunta. Un rapportino di poco conto, insomma, che non vale neanche la pena di leggere. Anche perché se lo leggi ti accorgi che il contenuto è molto diverso dalle conclusioni e la brillante gestione dell’ultimo lustro si trasforma in un disastro totale. Non bastavano i due milioni di euro indebitamente erogati al personale dipendente dal 2004 al 2008, dei quali abbiamo ampiamente trattato - insieme al capitolo dedicato agli swap - nel numero di martedì scorso.

Meno male che in quel rapporto c’era poco o niente, piccole irregolarità amministrative che non incidono (secondo alcuni) sulla oculata e brillante gestione della Provincia di Crotone negli ultimi cinque anni; lo stesso ispettore inviato dal ministero dell’Economie e delle Finanze (ha incautamente scritto qualcun altro) ha avuto parole di elogio per l’ex presidente e la sua Giunta. Un rapportino di poco conto, insomma, che non vale neanche la pena di leggere. Anche perché se lo leggi ti accorgi che il contenuto è molto diverso dalle conclusioni e la brillante gestione dell’ultimo lustro si trasforma in un disastro totale.
Non bastavano i due milioni di euro indebitamente erogati al personale dipendente dal 2004 al 2008, dei quali abbiamo ampiamente trattato – insieme al capitolo dedicato agli swap – nel numero di martedì scorso. Dal rapporto sulla verifica amministrativo-contabile alla Provincia di Crotone emerge che nello stesso periodo sono stati elargiti indebiti compensi ai dirigenti per oltre un milione di euro (circa due miliardi delle vecchie lire) ed oltre 127 mila euro per prestazioni accessorie. I compensi sono stati erogati nonostante la mancanza di una vera contrattazione decentrata e del fondo per il trattamento accessorio; inoltre senza aver stabilito preventivamente a cosa servisse quest’apertura dei cordoni della borsa, come da contratto collettivo nazionale che fissa l’incremento delle risorse “a specifici obiettivi”; infine, per quanto riguarda le prestazioni accessorie, in violazione del principio di onnicomprensività.
Il fondo per il trattamento accessorio dei dirigenti viene utilizzato per l’erogazione delle indennità di posizione e di risultato, ma alla Provincia di Crotone, non esistendo un fondo, il trattamento accessorio gravava sul bilancio. “La determinazione dell’indennità di posizione presso la Provincia di Crotone è stata effettuata in maniera del tutto libera nel periodo esaminato [2004-2008] e senza tenere alcun conto delle disponibilità del fondo”, scrive Tatò nella sua relazione. “Una prima conseguenza della sostanziale illimitatezza delle risorse utilizzate per il pagamento delle indennità di posizione, è la fissazione di indennità particolarmente elevate, considerato che l’Ente finanziava a carico del bilancio, incrementando illegittimamente il fondo in base a presupposti non contemplati dalla contrattazione collettiva nazionale”.
Attenzione: quando si parla di fondo si fa riferimento alla ricostruzione dei movimenti di denaro effettuata dall’ispettore, essendo stato costituito il fondo nel 2008. Di conseguenza non si capisce a che titolo siano stati elargiti questi soldi poiché, mancando il fondo per il trattamento accessorio e di conseguenza gli obiettivi da raggiungere, “non potevano essere previsti incrementi a seguito dell’attivazione di nuovi servizi o di incremento quali-quantitativo degli stessi”. Va da sé che “le somme indebitamente corrisposte a titolo di indennità di posizione” ammontano complessivamente a 1.065.702 euro, così suddivisi: 172.203,93 (2004), 285.871,15 (2005), 241.647,44 (2006), 176.779,62 (2007), 189.200,22 (2008). “In tale importo – avverte l’ispettore – non sono incluse le somme corrisposte al direttore generale ed al capo di Gabinetto in quanto da considerarsi extra dotazione organica”.
Due miliardi di lire indebitamente erogati sono tanti e difficilmente passano inosservati agli occhi esperti e vigili di un ispettore ministeriale, al punto che la stessa Provincia, avendo capito che aria tirava dopo i primi giorni di verifica, è corsa ai ripari. “È opportuno specificare – aggiunge Tatò – che alla data di effettuazione della presente ispezione, l’amministrazione è in procinto di avviare i procedimenti di recupero delle somme indebitamente corrisposte a titolo di indennità di posizione ai dirigenti negli anni precedenti”. E veniamo agli ulteriori compensi accessori.
Uno dei cardini del regime retributivo del personale con qualifica dirigenziale è il principio di onnicomprensività. In base a questo principio il trattamento economico fissato dal contratto collettivo “remunera tutte le funzioni ed i compiti attribuiti ai dirigenti (…) nonché qualsiasi incarico ad essi conferito in ragione del loro ufficio o comunque conferito dall’amministrazione presso cui prestano servizio o su designazione della stessa”. Alla Provincia di Crotone, invece, una serie di attività che rientravano nelle normali incombenze dei dirigenti, venivano retribuite a parte.
Francesco Pedace