Cronaca

Due proteste, una voce

La protesta per chiedere la bonifica dei interessati dalla presenza di rifiuti tossici nel sottosuolo di Crotone diventa un tutt’uno con il coro di sdegno che nel frattempo si è levato in provincia di Cosenza, tra Cetraro ed Amantea, al largo delle cui coste di recente, grazie alle rivelazioni del collaboratore di giustizia Francesco Fonti, è stato rinvenuto il relitto di un mercantile che potrebbe essere il ‘Cunsky’, un cargo russo affondato misteriosamente agli inizi degli anni Novanta con un carico di fusti radioattivi. La protesta diventa una sola: è tutta la Calabria che non ci sta più e rivendica il suo diritto alla salute, oltre che di venire a conoscenza di tante verità scomode che la riguardano da vicino e per troppo tempo rimaste nascoste.

La protesta per chiedere la bonifica dei interessati dalla presenza di rifiuti tossici nel sottosuolo di Crotone diventa un tutt’uno con il coro di sdegno che nel frattempo si è levato in provincia di Cosenza, tra Cetraro ed Amantea, al largo delle cui coste di recente, grazie alle rivelazioni del collaboratore di giustizia Francesco Fonti, è stato rinvenuto il relitto di un mercantile che potrebbe essere il ‘Cunsky’, un cargo russo affondato misteriosamente agli inizi degli anni Novanta con un carico di fusti radioattivi.
La protesta diventa una sola: è tutta la Calabria che non ci sta più e rivendica il suo diritto alla salute, oltre che di venire a conoscenza di tante verità scomode che la riguardano da vicino e per troppo tempo rimaste nascoste. Per questo motivo, martedì 6 ottobre, alla partecipatissima assemblea organizzata da Legambiente nell’auditorium della scuola media di Amantea, c’erano anche dei manifestanti crotonesi con uno striscione (nella foto), uno dei tanti che hanno sfilato in occasione della manifestazione di sabato 3 ottobre per le vie della città di Pitagora.
È stato Francesco Perri a portare la voce di Crotone all’attenzione della città di Amantea, ai suoi amministratori e a quelli di molti altri Comuni della regione, oltre che a Gianni Penzabene, dirigente della Regione Calabria presente martedì in rappresentanza dell’assessore regionale all’Ambiente, Silvio Greco, e del vice presidente nazionale di Legambiente, Sebastiano Venneri. Alla numerosa platea Perri ha illustrato la difficile situazione ambientale in cui versa Crotone dove “materiale di risulta delle fabbriche che oggi non ci sono più – ha spiegato – è stato utilizzato nella costruzione degli edifici e addirittura di quelli scolastici”. Perri ha proposto di avviare rapporti di collaborazione sul piano della protesta, con lo scopo di ottenere dal Governo risposte immediate e concrete per la bonifica, per fare in modo, rimarcando l’esigenza in questo particolare momento che “tutta la Calabria si identifichi in un’unica voce ambientalista capace, diventando più forte e rappresentando più persone, di dare ai problemi di inquinamento dell’intero territorio regionale una rilevanza nazionale”.
Subito è arrivato il consenso sia degli amministratori del Tirreno che dei movimenti che hanno aderito all’iniziativa di martedì scorso, i quali hanno invitato l’intera città di Crotone a partecipare alla manifestazione nazionale di protesta in proggramma il 24 ottobre ad Amantea.
Al dibattito doveva essere presente, tra gli altri, il giornalista Carlo Lucarelli, autore e conduttore del programma ‘Blu notte’ su RaiTre, che si è già occupato di rifiuti tossici in Calabria. La sua assenza, per motivi di salute, è stata compensata dalla proiezione in anteprima della puntata sulle navi dei veleni che andrà in onda oggi, venerdì 9 ottobre, alle ore 21.10.
L’incontro di Amantea, oltre ad una manifestazione di denuncia della grave situazione ambientale in cui versa la Calabria, ha assunto le forme di una ferma opposizione alla ’ndrangheta, ritenuta responsabile del deturpamento del territorio e del mare. Posizione che Legambiente ha voluto sintetizzare con un una maglietta con la scritta ‘I boss inquinano la Calabria’. Maglietta indossata per l’occasione dai rappresentanti di Legambiente e daii militanti dei movimenti più attivi, ma anche da tanta gente comune di ogni età seduta in platea e visibilmente desiderosa di lottare per trovare soluzioni ai problemi di questa terrà ‘avvelenata’.
Angela De Lorenzo