Cronaca

Aeroporto, gli enti si danno una mossa

La Provincia di Crotone corre in soccorso della società Aeroporto Sant’Anna spa per evitare la messa in liquidazione e la probabile chiusura dello scalo in un momento favorevole. La decisione è stata presa dal Consiglio provinciale riunitosi appositamente il 21 ottobre con all’ordine del giorno un unico punto: “Carenze infrastrutturali e conseguente isolamento del territorio: gestione emergenza e programmazione”. La discussione, naturalmente, si è incentrata sulla situazione di crisi che sta vivendo la società di gestione dello scalo aereo crotonese e, come da accordi presi in sede di conferenza di capigruppo, tutti i consiglieri si sono trovati d’accordo nell’impegnare la Giunta provinciale a muoversi per scongiurare la chiusura dell’aeroporto.

La Provincia di Crotone corre in soccorso della società Aeroporto Sant’Anna spa per evitare la messa in liquidazione e la probabile chiusura dello scalo in un momento favorevole. La decisione è stata presa dal Consiglio provinciale riunitosi appositamente il 21 ottobre con all’ordine del giorno un unico punto: “Carenze infrastrutturali e conseguente isolamento del territorio: gestione emergenza e programmazione”.
La discussione, naturalmente, si è incentrata sulla situazione di crisi che sta vivendo la società di gestione dello scalo aereo crotonese e, come da accordi presi in sede di conferenza di capigruppo, tutti i consiglieri si sono trovati d’accordo nell’impegnare la Giunta provinciale a muoversi per scongiurare la chiusura dell’aeroporto. Il Consiglio ha approvato all’unanimità la proposta della maggioranza di dare un aiuto finanziario per garantire l’operatività della società aeroportuale a prescindere dalla scelta che farà il socio privato, il gruppo Radici (che ha il 49% delle quote) per quanto riguarda la ricapitalizzazione.
Una decisione quanto mai opportuna quella del Consiglio visto che proprio nella mattinata del 21 ottobre l’Enac ha annunciato di aver assegnato alla Cai (ex Alitalia) gli oneri di servizio, circa 3,9 milioni di euro, attraverso i quali, per due anni, saranno assicurati i voli da e per Crotone verso la Capitale (due voli giornalieri) e per Milano (un volo giornaliero). I voli inizieranno dal 7 dicembre.
La seduta, alla presenza di 24 consiglieri su 25 (assente il solo Le Rose) è stata aperta dal presidente del Consiglio, Benedetto Proto, che ha spiegato: “L’isolamento del nostro territorio è un ostacolo allo sviluppo. Oltre alle solite problematiche legate alle infrastrutture stradali e ferroviarie, stiamo vivendo in questi giorni l’emergenza dell’aeroporto e per questo, insieme all’intero Consiglio, abbiamo espresso la volontà unanime di cambiare atteggiamento verso un problema dal quale non si può più prescindere. Proponiamo una gestione diversa non più in emergenza, ma di programmazione per superare le emergenze”.
Insolito l’intervento del presidente della Giunta provinciale, Stano Zurlo, che partendo dalle “occasioni perse in questi ultimi 30-40 anni” è andato fuori tema per replicare alla recente conferenza stampa dei gruppi di opposizione. Si è naturalmente scatenato un pandemonio. Quando Zurlo ha ripreso a parlare del punto all’ordine del giorno ha detto: “La nascita della Provincia doveva dare un nuovo stimolo per la crescita anche infrastrutturale di questo territorio, ma in 15 anni non ci sono stati i risultati sperati. L’asse di attenzione si è spostato sempre più sul Tirreno, mentre la fascia ionica è stata letteralmente accantonata da tutti i governi. Abbiamo pagato un prezzo altissimo anche per la nostra incapacità di farci ascoltare”.
Zurlo ha ribadito che per la società aeroportuale Sant’Anna la Provincia di Crotone ha versato le quote (250 mila euro) societarie: “Su questa vicenda la maggioranza non è presente, è presentissima – ha detto Zurlo – mentre Regione e Comune dove sono? Perché non hanno versato i soldi? Noi l’abbiamo fatto e siamo anche disponibili ad acquisire nuove quote”. Dall’opposizione si è levata la precisazione: “Ve lo abbiamo consigliato noi”.
A scendere nei particolari è stato il vicepresidente Gianluca Bruno che ha la delega ai trasporti ed anche al turismo, settori legati alla mobilità aeroportuale. Dopo aver annunciato l’assegnazione degli oneri di servizio alla Cai, Bruno ha rivelato: “La società Sant’Anna ha circa 1,3 milioni di perdite che sono state ripianate abbattendo il capitale sociale e per questo ora serve ricapitalizzare. La Provincia si è mossa per ripianare la situazione, ma adesso dobbiamo decidere quale dovrà essere lo sviluppo dell’aeroporto. La nostra intenzione è quella di arrivare ad un consolidamento dei voli esistenti, ma anche avviare delle collaborazioni con le compagnie low cost attraverso operazioni di supporto e marketing”.
Antonio Barberio (Democratici a sinistra) ha sollecitato la Giunta a riferire al Consiglio l’andamento della riunione del cda della Sant’Anna spa svolta nella mattinata. “La società – ha detto il presidente Zurlo – ha deciso di avviare la procedura di liquidazione perché i soci non hanno ottemperato al versamento delle quote; si è deciso, però, di convocare un nuovo cda il 6 novembre per la nomina del liquidatore. Se nelle more di questi 15 giorni avverrà la ricapitalizzazione completa la società tornerà in bonis. Nel caso il privato lasciasse è volontà della nostra amministrazione intervenire per evitare la liquidazione, consentire alla società di restare attiva vista anche la possibilità che viene offerta con l’assegnazione degli oneri di servizio”.
Giuseppe Pipita