Cronaca

Porto, i progetti in cantiere per il rilancio della struttura

L’Autorità portuale di Gioia Tauro alla quale ha aderito il porto di Crotone ha già predisposto una serie di progetti e investimenti che dovranno servire al potenziamento del sistema portuale calabrese. Tra i primi provvedimenti che dovranno vedere la luce c’è il prolungamento del foraneo “lanternino” che servirà a proteggere l’intero bacino del porto vecchio, nel quale sono dislocate le imbarcazioni da diporto e quelle della pesca. Complessivamente per il porto di Crotone è prevista una spesa di 23,2 milioni di euro; per il foraneo del “lanternino” è assegnato un finanziamento di sette milioni di euro; ammonta a 10 milioni di euro, invece, l’intervento di rifiorimento e consolidamento di tratti di diga foranea danneggiati dalle mareggiate. Inoltre (finalmente!) si procederà al completamento e ripristino del banchinamento di molo Giunti, per l’importo di 1,2 milioni di euro.

L’Autorità portuale di Gioia Tauro alla quale ha aderito il porto di Crotone ha già predisposto una serie di progetti e investimenti che dovranno servire al potenziamento del sistema portuale calabrese. Tra i primi provvedimenti che dovranno vedere la luce c’è il prolungamento del foraneo “lanternino” che servirà a proteggere l’intero bacino del porto vecchio, nel quale sono dislocate le imbarcazioni da diporto e quelle della pesca.
Complessivamente per il porto di Crotone è prevista una spesa di 23,2 milioni di euro; per il foraneo del “lanternino” è assegnato un finanziamento di sette milioni di euro; ammonta a 10 milioni di euro, invece, l’intervento di rifiorimento e consolidamento di tratti di diga foranea danneggiati dalle mareggiate. Inoltre (finalmente!) si procederà al completamento e ripristino del banchinamento di molo Giunti, per l’importo di 1,2 milioni di euro. Infine sarà esteso al porto di Crotone il sistema di security portuale di Gioia Tauro alle aree portuali ed al varco principale, infrastrutture di supporto logistico al sistema di security portuale e aggiornamento dei sistemi.
Nelle more della definizione dei progetti, inoltre, sarà necessario aggiornare il Prg ai sensi della legge 84/94, mentre la precedente dislocazione delle imbarcazioni e dei servizi era regolata dal vecchio Prg, e questo per razionalizzare l’attività portuale. Per la redazione del nuovo Prg è stata avanzata una richiesta di finanziamento alla Regione Calabria e a breve dovrebbe essere pubblicato il bando per la selezione della struttura di supporto al segretario generale dell’Autorità.
In programma c’è anche il completamento della recinzione portuale, e nel frattempo d’intesa con la Capitaneria di Porto e della Provincia si attiverà un piano di caratterizzazione a cura dell’Arpacal, intervento propedeutico alla gestione dei sedimenti per avviare i dragaggi dell’imboccatura del porto vecchio e la sistemazione dei segnali luminosi per indicare la canaletta di accesso al porto vecchio e migliorarne la sicurezza.
Il problema più scottante, però, è quello dei fondali del porto nuovo che attualmente sono a meno nove metri di profondità, mentre è necessario ripristinare le quote dei fondali dell’area commerciale ai previsti 12 metri. Ma le operazioni di dragaggio sono subordinate all’autorizzazione da parte del ministero dell’Ambiente perché quello specchio d’acqua rientra nel Sin (Sito d’interesse nazionale).
Qualcosa si muove anche per il porto turistico, o meglio per il “Marina di Crotone” del quale si stanno occupando le istituzioni locali che puntano da subito alla realizzazione di una società a capitale pubblico, ma solo temporaneamente, in attesa di selezionare l’imprenditore privato che sarà disposto ad investire per la realizzazione di almeno mille posti barca.
Gli interventi programmati chiudono la fase di discussione ed aprono le porte all’operatività che dovrebbe non solo consolidare l’infrastruttura portuale, ma anche puntare a guardare ai traffici marittimi che lambiscono, per certi versi, le vie del mare che sfiorano il porto di Crotone. Al di là delle decisioni già assunte e degli investimenti programmati, occorre che il sistema portuale crotonese si svegli, se veramente vuole riprendere la via dello sviluppo che non può che transitare, oggi come nel passato, dalle vie del mare.
(d.n.)