Cronaca

EuroParadiso, per il Governo legittimo difendere il dirigente Cosentino

La difesa nel giudizio penale del direttore generale del ministero dell’Ambiente “coincide con l’interesse pubblico”. E’ quanto ha sostenuto il sottosegretario Pizza, rispondendo in aula ad una interrogazione urgente che il senatore dell’Italia dei Valori Luigi Li Gotti ha rivolto, nell’aprile scorso, al presidente del consiglio dei ministri ed al ministro della Giustizia in merito alla vicenda processuale che coinvolge Aldo Cosentino, direttore generale del ministero dell’Ambiente, imputato con l’accusa di corruzione aggravata dalle modalità mafiose nel procedimento scaturito dall’indagine della Dda di Catanzaro denominata ‘Perseus’ che avrebbe fatto luce sugli intrecci tra criminalità organizzata, esponenti politici e funzionari pubblici per realizzare il villaggio turistico Europaradiso.

La difesa nel giudizio penale del direttore generale del ministero dell’Ambiente “coincide con l’interesse pubblico”. E’ quanto ha sostenuto il sottosegretario Pizza, rispondendo in aula ad una interrogazione urgente che il senatore dell’Italia dei Valori Luigi Li Gotti ha rivolto, nell’aprile scorso, al presidente del consiglio dei ministri ed al ministro della Giustizia in merito alla vicenda processuale che coinvolge Aldo Cosentino, direttore generale del ministero dell’Ambiente, imputato con l’accusa di corruzione aggravata dalle modalità mafiose nel procedimento scaturito dall’indagine della Dda di Catanzaro denominata ‘Perseus’ che avrebbe fatto luce sugli intrecci tra criminalità organizzata, esponenti politici e funzionari pubblici per realizzare il villaggio turistico Europaradiso. Al processo che si sta celebrando in questi giorni, infatti, Cosentino è difeso dall’Avvocatura dello Stato che ha il compito di rintuzzare le accuse mosse da altri due rappresentanti dello Stato, i pubblici ministeri Pierpaolo Bruni e Sandro Dolce. La notizia, rilanciata su questo giornale nel marzo scorso (“Lo Stato contro lo Stato”), è dunque diventata oggetto dell’interrogazione del senatore Li Gotti che ha chiesto al Governo come sia possibile che “lo Stato, in veste dell’Avvocatura Generale, rappresenti un soggetto accusato di corruzione aggravata nell’ambito di un procedimento penale nel quale lo Stato stesso, ovvero altri enti pubblici, potrebbero risultare parte lesa”. Per la verità nell’articolo de ‘il Crotonese’ la difesa dell’Avvocatura dello Stato era stata attribuita, per una mera svista, ad Emilio Brogi, capo di gabinetto del ministro dell’Ambiente, anziché ad Aldo Cosentino, direttore generale dello stesso ministero; entrambi, comunque, rispondono delle medesime imputazioni, ovvero di corruzione aggravata dalle modalità mafiose.
Nella risposta a Li Gotti, il sottosegretario Pizza ha rilevato l’errore ed ha spiegato che “nell’ambito del medesimo procedimento penale, il direttore generale della Direzione per la protezione della natura del ministero dell’ambiente, dottor Aldo Cosentino, si è avvalso della facoltà di chiedere il patrocinio dell’Avvocatura dello Stato, ai sensi dell’articolo 44 del regio decreto n. 1611 del 1933. La richiesta di patrocinio, accompagnata dal parere favorevole del ministro dell’Ambiente, è stata accolta dall’Avvocato generale dello Stato con nota protocollo n. 84154 del 12 marzo 2009 – ha aggiunto il rappresentante del Governo – essendosi valutato, sulla base di un esame degli atti, che la difesa nel giudizio penale del Direttore generale del Ministero dell’ambiente fosse coincidente con l’interesse pubblico a ribadire, al tempo stesso, la legittimità dell’operato dell’Amministrazione nel procedimento relativo alla classificazione come zona di protezione speciale dell’area su cui sarebbe dovuto sorgere il complesso turistico-residenziale Europaradiso”.