Cronaca

In tre scuole crotonesi è tornata la ‘novembrite’

C’eravamo illusi che quest’anno fosse diverso e invece no: nelle scuole crotonesi è ritornato l’incubo delle sostenze maleodoranti. Fino a questo momento, forse distratti dai tanti problemi che hanno attraversato la scuola crotonese, sembrava che gli studenti, almeno per quest’anno, avessero deciso di disertare il tradizionale appuntamento con la ‘novembrite’ e invece proprio quando finalmente è stato risolto il problema degli studenti della Ragioneria, il cui istituto era stato chiuso a scopo preventivo per problemi di natura ambientale, e ogni scuola della città poteva fare regolarmente lezione, gli studenti hanno trovato il modo di creare altri problemi. Mercoledì 17 il vandalismo ha colpito in ben tre scuole superiori: il liceo scientifico ‘Filolao’, l’Ipsia ‘Barlacchi’ e il magistrale ‘Gravina’. Evidentemente la minaccia concreta del diritto all’istruzione vissuta dai colleghi della Ragioneria, che sono rimasti a casa per 40 giorni, non ha lasciato alcun segno.

C’eravamo illusi che quest’anno fosse diverso e invece no: nelle scuole crotonesi è ritornato l’incubo delle sostenze maleodoranti. Fino a questo momento, forse distratti dai tanti problemi che hanno attraversato la scuola crotonese, sembrava che gli studenti, almeno per quest’anno, avessero deciso di disertare il tradizionale appuntamento con la ‘novembrite’ e invece proprio quando finalmente è stato risolto il problema degli studenti della Ragioneria, il cui istituto era stato chiuso a scopo preventivo per problemi di natura ambientale, e ogni scuola della città poteva fare regolarmente lezione, gli studenti hanno trovato il modo di creare altri problemi.
Mercoledì 17 il vandalismo ha colpito in ben tre scuole superiori: il liceo scientifico ‘Filolao’, l’Ipsia ‘Barlacchi’ e il magistrale ‘Gravina’. Evidentemente la minaccia concreta del diritto all’istruzione vissuta dai colleghi della Ragioneria, che sono rimasti a casa per 40 giorni, non ha lasciato alcun segno. Ovviamente tra gli studenti nessuno ha visto e sentito niente, il vandalismo nelle scuole continua ad essere sostenuto dall’omertà, anche di quelli che non condividono, ma che non hanno il coraggio di denunciare i bulli della situazione.
Solo al ‘Gravina’, le lezioni si sono tenute ugualmente, allo Scientifico, sebbene il problema riguardasse solo il plesso più grande, “per solidarietà” hanno deciso di non entrare a scuola pure i ragazzi delle prime e delle seconde classi, che fanno lezione nel plesso più piccolo ubicato accanto a quello centrale. È rimasta completamente chiusa, invece, l’Ipsia.
In un passato non molto lontano a Crotone la ‘novembrite’ consisteva nelle contestazioni studentesche. Probabilmente per la maggior parte dei ragazzi erano solo un palliativo – sono ormai lontani e purtroppo anche dimenticati i tempi appassionanti in cui i giovani, anche in Calabria, rispondevano all’appello “studenti, lavoratori”, scendendo nelle piazze con convinzione per rivendicare una società e una scuola più giuste – ma almeno ci si sforzava a trovare una giustificazione alla voglia di non fare scuola; da qualche anno a questa parte, invece, i giovani crotonesi hanno deciso di rinunciare anche a far finta di volere una scuola migliore e l’avvelenano con le loro mani. Loro stessi, così, gettandovi all’interno sostanze maleodoranti, si autoprivano del diritto all’istruzione.