Cronaca

Agenzia del territorio, 17mila case fantasma in provincia

In tutta la provincia di Crotone sono 17 mila le particelle catastali censite, tra terreni e fabbricati, su cui è molto probabile, anzi quasi certo, sorgano costruzioni non accatastate sia completamente abusive che anche regolarmente autorizzate. Ad individuare le cosiddette ‘case fantasma’ sono stati i tecnici dell’Agenzia del territorio (l’ex catasto) che hanno confrontato le mappe catastali custodite nei propri archivi con i rilievi fotografici effettuati dall’alto (le ortofoto), ed ai quali non è possibile sfuggire a meno di non mimetizzare la propria abitazione come una base militare segreta. Per denunciare, ai fini fiscali, i terreni al catasto terreni e soprattutto i fabbricati al catasto edilizio urbano senza incorrere in sanzioni economiche, i proprietari hanno tempo fino al 31 dicembre dell’anno in corso. I termini, inizialmente in scadenza nello scorso mese di luglio, sono stati infatti prorogati dal Parlamento.

In tutta la provincia di Crotone sono 17 mila le particelle catastali censite, tra terreni e fabbricati, su cui è molto probabile, anzi quasi certo, sorgano costruzioni non accatastate sia completamente abusive che anche regolarmente autorizzate. Ad individuare le cosiddette ‘case fantasma’ sono stati i tecnici dell’Agenzia del territorio (l’ex catasto) che hanno confrontato le mappe catastali custodite nei propri archivi con i rilievi fotografici effettuati dall’alto (le ortofoto), ed ai quali non è possibile sfuggire a meno di non mimetizzare la propria abitazione come una base militare segreta.
Per denunciare, ai fini fiscali, i terreni al catasto terreni e soprattutto i fabbricati al catasto edilizio urbano senza incorrere in sanzioni economiche, i proprietari hanno tempo fino al 31 dicembre dell’anno in corso. I termini, inizialmente in scadenza nello scorso mese di luglio, sono stati infatti prorogati dal Parlamento. A ricordarlo ai cittadini crotonesi sono il Comune di Crotone e l’Agenzia del territorio, che hanno avviato da tempo una collaborazione anti-evasione, attraverso l’assessore all’Urbanistica Ettore Perziano ed il direttore della sede provinciale Giuliana Longo, che lo scorso martedì 10 agosto hanno tenuto una conferenza stampa congiunta nella sala ‘Dionigi Caiazza’ della casa di cultura di Crotone.
Dopo una ricerca avviata in tutt’Italia, le ‘case fantasma’ individuate sono state incluse in elenchi comunali già pubblicati in Gazzetta ufficiale e che le sedi provinciali dell’Agenzia del territorio hanno inoltrato ai rispettivi Comuni. Perciò gli elenchi sono disponibili per la consultazione anche all’albo pretorio dei Municipi ed alla sede territoriale dell’Agenzia, ma pure sul sito internet di quest’ultima. Per consultarli on line basta digitare sul browser www.agenziaterritorio.it, sotto la voce ‘Servizi telematici’ nel menu a sinistra dell’home page cliccare su ‘Fabbricati non dichiarati ed ex rurali’, cliccare ancora sul nuovo link ‘Fabbricati non dichiarati’ e poi avviare la ricerca: appare una pagina in cui bisogna selezionare provincia e comune d’interesse oppure immettere i dati catastali da verificare.
Delle 17 mila presunte ‘case fantasma’ individuate nel crotonese, 2.766 si trovano nel territorio del comune di Isola Capo Rizzuto, 2.527 in quello del comune capoluogo di provincia, 1.535 nel territorio di Petilia Policastro, 1.405 a Cutro e 1.012 a Cirò Marina. Con la possibilità di autodenunciare fino al 31 dicembre i fabbricati finora ‘fantasma’ al catasto edilizio urbano o ampliamenti di costruzioni ugualmente non dichiarati (domande di accatastamento da accompagnare con la documentazione predisposta da un tecnico abilitato), i proprietari eviteranno sanzioni e maggiorazioni dei costi di regolarizzazione. Le norme, infatti, prevedono che gli uffici provinciali dell’Agenzia del territorio debbano provvedere in surroga all’accatastamento dei fabbricati non denunciati, con maggiori oneri a carico di chi non si era messo in regola per tempo.
A tutti quanti i proprietari, sia di terreni che di fabbricati, sia pure già censiti, conviene comunque dare un’occhiata agli elenchi per verificare che non vi siano stati errori nella loro compilazione. Le eventuali incongruenze riscontrate sarebbe opportuno, infatti, segnalarle, senza onere alcuno, all’Agenzia provinciale con un modulo apposito (che si può scaricare on line). I proprietari non sono comunque tenuti ad alcun adempimento nei seguenti casi previsti dall’Agenzia: il fabbricato/ampliamento sia stato già censito al catasto edilizio urbano; l’accatastamento dell’immobile sia avvenuto successivamente alla pubblicazione del comunicato in Gazzetta ufficiale; il fabbricato fotoidentificato è stato demolito; la tipologia di fabbricato non richieda accatastamento; non esista alcun fabbricato sul terreno indicato.