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Aborto, avvocato Cerrelli: un malinteso senso di libertà della donna

“Dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato manifestamente inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 4 della legge 194/78, prendiamo atto che per il nostro ordinamento giuridico non tutte le vite degli esseri umani sono uguali”. Lo sostiene il vice presidente centrale dell’Unione giuristi cattolici italiani, l’avvocato crotonese Giancarlo Cerrelli. “Il non aver riconosciuto pari dignità alla vita umana ancora nel grembo con quella già nata, legittima una vera e propria discriminazione a danno di quegli esseri umani innocenti e indifesi di cui non si tiene conto perché non hanno la possibilità di scendere in piazza per protestare e non sono titolari di elettorato attivo.

“Dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato manifestamente inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 4 della legge 194/78, prendiamo atto che per il nostro ordinamento giuridico non tutte le vite degli esseri umani sono uguali”. Lo sostiene il vice presidente centrale dell’Unione giuristi cattolici italiani, l’avvocato crotonese Giancarlo Cerrelli. “Il non aver riconosciuto pari dignità alla vita umana ancora nel grembo con quella già nata, legittima una vera e propria discriminazione a danno di quegli esseri umani innocenti e indifesi di cui non si tiene conto perché non hanno la possibilità di scendere in piazza per protestare e non sono titolari di elettorato attivo. In attesa delle motivazioni della sentenza, appare chiaro che per avallare un malinteso senso di libertà della donna, si sia consacrata l’uccisione di esseri umani innocenti che riteniamo – conclude Cerrelli – siano i veri discriminati dal nostro ordinamento giuridico e dalla nostra società”.