Tecnologia

Uber testa su strada, Google fa causa: segreti rubati

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Le auto senza guidatore di Uber tornano in California. Il Dipartimento dei trasporti statale ha dato il via libera all’app per auto con conducente di testare su strada auto autonome. Il via libera arriva però con paletti: non trasportare passeggeri durante i test e la necessaria presenza di un guidatore di emergenza in grado di intervenire in caso di problemi.

Il permesso risolve un confronto che va avanti da mesi, da quando Uber in dicembre ha lanciato il programma pilota di auto senza guidatore a San Francisco. ”Quando Uber ha illegalmente testato le sue auto senza guidatore a San Francisco lo scorso anno, le vetture sono state viste passare i semafori quando era rosso. la tecnologia di Uber non e’ abbastanza sicura”, afferma John Simpson, dell’autorità a tutela dei consumatori. ”Ora che Uber ha i permessi, la sua attività deve essere – mette in evidenza Simpson – controllata da vicino dalla polizia”.

Intanto Waymo, la divisione di auto autonome di Google, ha chiesto alla giustizia americana di fermare Uber sullo sviluppo di auto senza guidatore perché basati su ”segreti di design rubati”. La richiesta segue l’azione legale delle scorse settimane contro Anthony Levandowski, ex manager di Google, accusato di aver scaricato 14.000 documenti prima di lasciare il suo incarico lo scorso anno per creare una sua società, Otto. L’azienda è stata successivamente acquistata da Uber.