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Piscina, l’Anticorruzione archivia procedimento contro società nuoto, errori fatti dal Comune

CROTONE – L’Autorità Nazionale per l’Anticorruzione, con deliberazione  967 dell’11 novembre 2020, ha disposto l’archiviazione del procedimento sanzionatorio nei confronti di Asd Rari Nantes L. Auditore Crotone, Asd. Kroton Nuoto e Asd Lacinia Nuoto, in riferimento alla procedura di gara “Affidamento in concessione d’uso degli spazi d’acqua della piscina comunale olimpionica di Via Giovanni Paolo II”.

Il procedimento era stato aperto dal Comune di Crotone per l’irrogazione delle sanzioni amministrative, pecuniarie e interdittive, relative alla gara per aggiudicare la gestione della piscina comunale  ed era stato avviato, con segnalazione della Stazione Appaltante “Comune di Crotone”,  attraverso la Determinazione dirigenziale del Settore n. 2 del Comune di Crotone del 03 dicembre 2019 N. 2383.

Il consiglio dell’Anac, nell’archiviare il procedimento specifica come “la Stazione Appaltante ed il Responsabile Unico del Procedimento – per la procedura di evidenza in questione, Maria Teresa Timpano – avessero completamente travisato fatti, dichiarazioni e interpretazioni di legge”.

In pratica si contestava alle società di aver reso false dichiarazioni per le fidejuissioni. “L’Autorità -. si legge in una nota delle società natatorie –  invero, ai fini della definizione del procedimento avviato, ha stabilito, come il RUP avesse completamente errato nell’applicazione delle norme procedimentali e, più che di false dichiarazioni rese dagli operatori economici contestati, trattavasi, per alcuni di essi, di mancanza dei requisiti di ammissione alla partecipazione alla procedura medesima. Nello specifico, gli operatori economici Kroton Nuoto e Lacinia Nuoto nel presentare come garanzia fidejussoria un assegno bancario, piuttosto che un assegno circolare, non avrebbero potuto essere ammessi alle fasi di apertura delle offerte economiche e come tali andavano esclusi. Mentre al contrario andava accolta l’offerta economica della ASD Rari Nantes L. Auditore, che avrebbe dovuto essere assegnataria degli spazi acqua”.

“Altro che turbativa d’asta o dichiarazioni mendaci o tentativo di falsare la gara! Abbiamo sopportato – esprime la propria amarezza, il Presidente dell’Auditore Vincenzo Arcuri – la gogna mediatica di quanti ci imputavano false dichiarazioni, di aver truccato la gara, quando in realtà le determinazioni assunte dalla dirigente erano totalmente prive di fondamento, frutto di pregiudizio, illegittime. Non abbiamo potuto utilizzare l’impianto natatorio olimpionico comunale per un mero errore di valutazione della Dirigente responsabile. Di fatto, dalle risultanze del procedimento, avrebbero dovuto essere aggiudicati spazi acqua alla società che rappresento e ad un altro operatore economico – continua il Arcuri – Un danno incalcolabile”.

A parlare è anche il presidente della Kroton Nuoto Tetiana Hrytsenko: “A giugno quando l’attività è ripartita a Isola Capo Rizzuto, periodo post Covid con mille difficoltà, proprio quando sembrava vedersi un po’ di tranquillità, il Comune di Crotone ha incamerato l’assegno di fideiussione, nonostante sapesse che non poteva visto che non si trattava di assegno circolare ma di conto corrente e soprattutto dopo ben 6 mesi dall’annullamento della gara, circa 3000 euro che hanno nuovamente affossato la società che non è stata più pronta a pagare i tecnici e a sostenere l’attività. A nostro avviso un vero e proprio accanimento, considerato che il nostro avvocato ha più volte sollecitato la dirigente a restituire l’assegno poiché non regolare, il tutto senza aver avuto mai risposta dunque costringendoci a denunciare la dirigente alle autorità competenti”.