Sport

Conte, scudetto vicinissimo: stiamo facendo la storia dell’Inter vincendo uno scudetto dopo 11 anni

kr2

CROTONE –   “Abbiamo capito l’importanza di poter fare qualcosa di straordinario e di poter fare la storia di questa Inter che da 11 anni, mi pare, non vinceva lo scudetto. Stiamo riuscendo nell’impresa di far cadere un regno che durava da 9 anni”.
Antonio Conte non lo mostra apertamente, ma la felicità per lo scudetto ad un passo è lampante. “lI campionato che stiamo facendo – dice il tecnico leccese – è figlio di una crescita costante di questa squadra sotto ogni punto di vista: mentalità, condivisione. Viviamo ogni gara intensamente, sia chi gioca che chi sta in panchina. Complimenti ai ragazzi”.

Scudetto ad un millimetro ma domenica non ci sarà un’attesa spasmodica: “Non vedremo la gara Sassuolo-Atalanta insieme. Ho detto ai ragazzi – annuncia Conte – che in caso di vittoria a Crotone avrebbero avuto un po’ di riposo. Non ci ritroviamo. Abbiamo bisogno di stare con le famiglie perché è stato molto intenso questo periodo. Sappiamo di essere ad un passo. Vedremo Sassuolo-Atalanta nelle nostre case. Penso che non sia giusto dipendere da altri. Per noi quello che succede domani è relativo visto il distacco di punti che esiste. Non chiediamo niente a nessuno. Non ce n’è bisogno e non ce ne sarà bisogno”.

L’allenatore dell’Inter svela la ricetta che ha portato all’Inter: “C’era un percorso da fare per essere dei vincenti. Serviva una cultura e dei sacrifici con delle rinunce per fare qualcosa di straordinario. Non tutti ce la fanno. Ho detto che per entrare nella storia bisogna vincere. Altrimenti si resta uno dei tanti. Siamo ad un passo di fare questo. Io ho trovato un gruppo di ragazzi che sono saliti sulla barca ed hanno iniziato a remare insieme. Hanno condiviso il sogno di fare qualcosa di importante”.

Dopo gli scudetti alla Juventus Antonio Conte vince anche alla guida dei rivali nerazzuri: “Ho vinto in due situazioni di difficoltà enorme. Io ricordo che fui chiamato alla Juventus dopo la promozione con lo Spezia. La Juve non aveva un indirizzo e una visione. Quando ho iniziato quel percorso ho trovato un presidente tifoso come Agnelli ed è stato fatto qualcosa di straordinario partendo senza favori del pronostico. Abbiamo battuto il Milan e l’Inter del Triplete. Da lì è iniziato ciclo importante. Con l’Inter ho fatto la scelta più difficile perché in tanti si sarebbero nascosti dietro alla storia, dietro tante cose. Io mi sono messo in discussione perché amo le sfide. Io rimango tifoso di tutte le squadre che ho allenato, ma sono primo tifoso della squadra di cui alleno i colori. Non è stato semplice entrare nel cuore di tutti i tifosi interisti. Sicuramente li capisco. Posso dire che ho dato tutto per tutte le squadre allenate, ma questa volta mi sono messo in gioco in modo importante con la soddisfazione di arrivare ad un risultato straordinario”.