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Sanità, il Marrelli sollecita Longo a inserire la Pet nella rete regionale

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CROTONE – Inserire la Pet/Tc del Marrelli Hospital nella rete regionale con accreditamento al Servizio sanitario nazionale. E’ sollecita la direzione della clinica crotonese in una lettera inviata al Commissario alla sanità della Calabria,  Guido Longo, ed al Commissario dell’Asp di Crotone, Domenico Sperlì.
“La struttura Marrelli Hospital, fin dal 2016, è in possesso di un reparto di medicina Nucleare, regolarmente autorizzato con n.2 Gamma camera e di una Pet/Tc di ultima generazione – si spiega nella lettera -. Nonostante le decine di richieste e solleciti, ad oggi Crotone non risulta essere inserita nel Piano Regionale delle Pet (DCA 56/2015), che ormai risulta superato e decisamente obsoleto. Il piano regionale ad oggi prevede solo 3 Pet (Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria) dove Crotone e la costa ionica sono completamente escluse”. Il Marrelli Hospital ha presentato il 26 maggio 2020 una istanza per inserire la Pet nella rete regionale ma quella istanza giace inevasa negli uffici regionali.

La Pet/Tc (tomografia a emissione di positroni) è una tecnica diagnostica di medicina nucleare. Le applicazione di quest’indagine sono numerose. Principalmente, la tomografia a emissione di positroni è utilizzata per confermare una diagnosi di tumore o valutare l’efficacia di una terapia oncologica.

Il Marrelli Hospital fa notare che l’inserimento sarebbe a costo zero per la sanità pubblica calabrese: “Da anni – scrive la direzione della clinica – chiediamo che venga accreditata una Pet a Crotone, senza costi pubblici perché la struttura e l’apparecchiatura sono già perfettamente in funzione, in modo da consentire ai crotonesi ed ai pazienti del litoraneo ionico e a quelli che ne hanno bisogno di usufruire di un presidio salvavita”.

Nella lettera vengono citate anche delle statistiche: “I dati ci dicono che per ogni nuovo malato di tumore si presume almeno 1 pet/tc in un anno. Secondo Airtum (Associazione Nazionale Registro Tumori), valutato che per l’anno 2020 la stima di ammalati di cancro per la Calabria si assesta su circa 13.200 nuovi casi, con un conseguente fabbisogno annuo di almeno 15.000 prestazioni PET/TAC.
Valutato che ogni attrezzatura di quelle esistenti in Calabria assorbe una media di 1.500 prestazioni (su 250 giornate lavorative per 8 ore di funzionamento al giorno) il fabbisogno regionale dovrebbe essere di almeno 10 macchine PET/TC, invece ne sono presenti solo 3 ovvero meno della metà di quelle necessarie, pertanto ben al disotto dei fabbisogni regionali”.

Anche per questo la Calabria registra un alto indice di emigrazione sanitaria. Dai report nazionali emerge che il 60% dei pazienti oncologici calabresi scappa dalla regione per farsi curare altrove. “Dati – precisa il Marrelli Hospital – peraltro certificati dall’Agenas che ha confermato che nel 2019 in Calabria sono stati effettuati oltre 5 mila ricoveri extraregionali a livello chirurgico-oncologico, facendo salire l’indice di fuga al 2,8%”.

“La Pet – conclude la lettera inviata a Longo e Sperlì – potrebbe completare il lavoro che egregiamente la struttura sta portando avanti sui malati oncologici del territorio, sia con il reparto di diagnostica, che di chirurgia che di radioterapia. L’auspicio è che tale istanza possa essere portata velocemente a conclusione con esito positivo, evitando così a tante famiglie calabresi di “comprare un biglietto per la Lombardia” per continuare a sperare”.