Un omaggio all’amico e al musicista che ha fatto conoscere questo brano in tutta Italia e che è stato un vero e proprio pilastro per la diffusione della conoscenza della tradizione musicale calabrese. L’interpretazione del Parto ha privilegiato l’elemento poetico del brano, che racconta i tormenti di un amore impossibile e disperato. Un elemento poetico inevitabilmente esaltato dalla commozione per la scomparsa di Danilo che ha impresso al lavoro un forte impatto emozionale. Le immagini, girate in diversi paesi e luoghi della Calabria e nello studio di registrazione bolognese della band, impreziosiscono la canzone come una rosa l’amore.
Il Parto delle Nuvole Pesanti ha finora realizzato 13 album, avvalendosi di importanti collaborazioni di artisti e scrittori tra cui quella con Claudio Lolli, Roy Paci, Teresa De Sio, Fabrizio Moro, Tony Canto, Carlo Lucarelli, Carmine Abate e Vito Teti.
La sua musica fonde stili e linguaggi differenti, dall'etno-rock mediterraneo degli esordi, passando per la canzone d'autore, fino all’originale world music abbracciata nell'ultimo disco Sottomondi, dove la band racconta di un’umanità caleidoscopica e senza voce, fatta di bambini, donne, immigrati ed emarginati, attraverso canzoni e musiche che servono per vivere, resistere e, a volte, cambiare.
Tra i brani di successo della band calabro/bolognese, si segnalano Onda Calabra, colonna sonora di Qualunquemente, film di Antonio Albanese, che ha ottenuto la partecipazione al Festival del Cinema di Berlino e la nomination come Migliore Canzone al David di Donatello, Giorgio che ha avuto la nomination al Premio Amnesty International e L’imperatore che è stato considerato tra i mille brani più rappresentativi della storia della canzone italiana (“Antologia della Canzone Italiana 1861-2011).