Cronaca

Aeroporti, Regione comprerà le quote Sacal in mano al privato attraverso Fincalabra

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Il governatore Roberto Occhiuto ritiene che il ritiro della concessione alla Sacal, la società di gestione dei tre aeroporti calabresi, minacciato dall’Enac dopo il passaggio della maggioranza delle azioni ai privati, porterebbe conseguenze imprevedibili per la sorte degli scali e per i livelli occupazionali. E per questa ragione sta valutando l’opportunità di riacquistare, attraverso Fincalabra, braccio finanziario dell’ente, le quote del socio provato Lamezia Sviluppo.

“Appena proclamato presidente, tra i primi dossier di cui mi sono occupato c’è stato quello della Sacal, perché gli aeroporti rappresentano un asset strategico per il turismo e per le attività produttive in generale, e la Regione deve garantirne la funzionalità e lo sviluppo” ha spiegato il presidente Occhiuto. “L’emergenza da affrontare è stata la procedura avviata dall’Enac, l’ente che regola il trasporto aereo, dopo il passaggio della maggioranza delle quote della Sacal in mano ai privati”.

Una procedura, quella appunto avviata dall’Enac che prelude anche al commissariamento quantomeno dell’aeroporto di Lamezia,, “che se non venisse fermata porterebbe al ritiro delle concessioni per la gestione degli scali di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone, con conseguenze non prevedibili sulla funzionalità degli aeroporti e sui livelli occupazionali” paventa Occhiuto.

“Allora mi sono subito messo al lavoro, e acquisita la disponibilità del socio privato Lamezia Sviluppo a cedere le proprie quote, stiamo valutando la possibilità di acquisirle tramite Fincalabra, in modo da interrompere le procedure sanzionatorie avviate dall’Enac” ha annunciato il governatore. Evidentemente il socio privato, che fa capo all’imprenditore lametino Renato Caruso, è disposto a cedere l’intero pacchetto azionario, attualmente intorno al 52 per cento per un valore di circa 12 milioni e mezzo di euro, e non soltanto le quote acquistate con l’aumento di capitale grazie alle quali ha acquisito la maggioranza assoluta.

Nei giorni scorsi Occhiuto aveva fatto intendere che la Regione era pronta a intervenire nel capitale della Sacal, ma in ogni caso non prima che la Procura della Repubblica di Catanzaro si fosse pronunciata sull’esposto presentato da Enac in merito all’aumento di capitale, solo laddove Lamezia Sviluppo fosse stata disponibile a cedere l’intero pacchetto. Alla luce dell’ultimatum dell’Enac, che ha dato tempo a Sacal fino al 22 dicembre per tornare una società a prevalente capitale pubblico, restano da stabilire i tempi tecnici per concludere l’operazione.