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Serie B, poker e rilancio per il Crotone: boccata d’ossigeno che riaccende la speranza

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Una boccata d’ossigeno che conferisce speranza e fiducia. Un poker che consente al Crotone di salire a quota 11, interrompere un’emorragia di cinque settimane e tornare al successo due mesi dopo l’ultimo (e unico) del torneo. Contro il Pordenone è arrivato tutto quello che serviva per riazionare un torneo fin qui fallimentare, e la risposta di fronte al precipizio è stata ruggente. Quattro reti tutte in una volta, la personalità e l’attenzione giuste e la consapevolezza di non poter fallire. Certo di fronte c’era una squadra che ha confermato limiti evidenti, e penalizzata anche dall’inferiorità numerica che l’ha costretta in dieci per oltre un tempo.

Vento gelido, pioggia a intermittenza e freddo. L’ambientazione climatica dello Scida è in linea con la posta in palio apparecchiata: da brividi. Il Crotone si gioca buona parte delle chance di rientrare in  gioco nella corsa alla salvezza, stessa missione del Pordenone, cliente che vive le stesse ansie dei rossoblù. La prima del Modesto 2.0 presenta le novità annunciate alla vigilia: Benali e Molina restano fuori per scelta tecnica mente in attacco con Maric ci sono Kargbo e Borello. Sulle fasce spazio a Giannotti e Mogos e in difesa è Cuomo a vincere il ballottaggio con Paz.

La fase di stallo dei primissimi minuti è stravolta dallo sprint di Kargbo che scatta in  velocità e all’interno dell’area viene toccato alle spalle quel tanto che basta per ottenere il rigore. Dal dischetto si presenta Maric che fa centro (terzo stagionale) e porta avanti i rossoblu. Il piglio è convincente e otto minuti dopo la squadra di Modesto trova addirittura il raddoppio grazie alla prima rete in serie B di Giuseppe Borello, protagonista di una pregevole conclusione dal limite con il destro (lui che è un mancino naturale) che bacia il palo e finisce nel sacco. La partita sembra sul velluto anche perché il Pordenone non graffia. Ma il Crotone ha l’incredibile inclinazione a complicarsi la vita come quando Giannotti spinge alle spalle l’avversario lanciato in area procurando il rigore che Butic trasforma. Gara nuovamente in discussione ma che in due minuti subisce una nuova svolta. Il protagonista in negativo è Falasco, prima ammonito per simulazione e subito dopo vittima di un altro giallo per essere entrato in campo senza l’autorizzazione dell’arbitro dopo aver ricevuto le cure mediche in campo. Il Crotone riprende in mano il match e potrebbe chiuderlo almeno due volte grazie agli strappi di Kargbo, imprendibile e per distacco il migliore in campo del primo tempo.

Il secondo tempo presenta un tema tattico piuttosto chiaro: Crotone che prova a gestire il vantaggio di reti e uomini mentre il Pordenone prova a creare presupposti per il pari. Il risultato resta pericolosamente in bilico fino al minuto 70, quando uno scatenato Kargbo combina in area con Maric, quest’ultimo si libera per una chirurgica conclusione in diagonale che vale il tris. Alla festa entra in scena anche lo stesso esterno della Sierra Leone che produce in proprio il poker con un’azione da spellarsi le mani prima dribblando e poi concludendo col sinistro ingannando il portiere veneto. La partita finisce qui, con il Crotone che afferra una vittoria essenziale per restituire colore alla propria stagione, ma che adesso pretende ulteriori conferme per alimentare quel sogno salvezza appena rinfocolato.

CROTONE-PORDENONE 4-1

MARCATORI: 9’pt su rigore e 25’st Maric (C), 18’pt Borello (C), 26’pt Butic su rigore (P), 31’st Kargbo (C)

CROTONE: Festa; Nedelcearu, Canestrelli (37’st Visentin), Cuomo; Mogos (27’st Sala), Estevez (32’st Donsah), Zanellato, Giannotti; Borello (37’st Schirò), Kargbo (37’st Rojas); Maric. A disp. : Contini (GK), Saro (GK), Mondonico, Paz, Vulic, Oddei, Maesano. All. Modesto
PORDENONE: Perisan; Valietti (26’pt Magnino), Camporese, Bassoli, Falasco; Zammarini (1’st Petriccione), Pasa (28’st Ciciretti), Pinato; Cambiaghi, Butic (7’st Tsadjout), Pellegrini (1’st Folorunsho). A disp. : Bindi (GK), Fasolino (GK), Perri, Chrzanowski, Kupisz, Sylla. All. Tedino
ARBITRO: Ayroldi di Molfetta
AMMONITI: Zammarini (P), Estevez (C), Camporese (P), Pinato (P), Petriccione (P), Nedelcearu (C)
ESPULSO: 39’pt Falasco (P) per doppia ammonizion