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Scuola Calabria, troppi contagi: prime ordinanze sindacali di chiusura

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CATANZARO – Sono diversi i comuni calabresi dove a causa dell’impennata di contagi da Covid 19, malgrado il Governo si sia espresso per la ripresa regolare delle lezioni al termine delle vacanze natalizie, si stanno disponendo ordinanze di rinvio della riapertura delle scuole al prossimo 15 gennaio.

Tra i primi a disporre il posticipo del ritorno in classe c’è San Giovanni in Fiore, nel cosentino. “Per precauzione, prudenza, buon senso e spirito di collaborazione nei confronti delle strutture sanitarie – afferma la sindaca Rosaria Succurro – oggi sotto pressione costante, ho ordinato la chiusura delle scuole fino a sabato 15 gennaio. In questo stesso periodo, la didattica si svolgerà distanza. Ho assunto la decisione dopo aver sentito i dirigenti sanitari, i comandanti locali delle forze dell’ordine, i dirigenti scolastici, i rappresentanti della Chiesa e delle attività produttive. Era giusto determinarsi in questo senso, per causa dell’aumento dei contagi che si è registrato negli ultimi giorni, al momento, per fortuna, senza casi gravi”. Analoga decisione è stata adottata a Motta San Giovanni, nel reggino, dove il sindaco Giovanni Verduci ha disposto, per tutta la durata della sospensione delle attività in presenza, l’attivazione della didattica a distanza.

Scuole chiuse anche nei comuni di Taverna, Magisano e Pentone, nella Presila catanzarese. Rimandato il rientro anche a Crosia dove le lezioni nelle scuole dell’infanzia, di istruzione primaria e secondaria di primo e secondo grado proseguiranno in in Dad fino a sabato 22 gennaio. A disporlo è un’ordinanza firmata dal sindaco Antonio Russo “sulla scorta dei dati e degli ultimi aggiornamenti sui casi di contagio, registrati nell’ultima settimana sull’intero territorio comunale” spiega una nota del primo cittadino. “Non dobbiamo essere preoccupati o vivere nel terrore, ma certamente continuiamo a tenere la guardia alta e a cercare di limitare i contagi per quanto possibile”.