Regione & oltre

Rifiuti, Tavernise: no ad ampliamento discarica Scala Coeli

"Impegno deve essere azzerare il fabbisogno di conferimento"

discarica-scala-coeli-e1546699348122
REGGIO CALABRIA – "La paventata ipotesi, di ampliamento della discarica di Scala Coeli, va nettamente contro gli impegni che tutto il Consiglio regionale ha assunto nei confronti dei propri concittadini". Lo afferma, in una nota, Davide Tavernise, capogruppo del M5s in Consiglio regionale. "In tema di rifiuti – prosegue Tavernise – l’obiettivo finale, della politica regionale per i prossimi cinque anni, è l’azzeramento del fabbisogno di conferimento in discarica e la completa chiusura di tutti i siti attualmente esistenti in Calabria. Tale risultato si intende conseguirlo mediante un’azione congiunta di massimizzazione della raccolta differenziata e di modifica strutturale del sistema di trattamento dei rifiuti indifferenziati. Questi sono gli impegni che noi consiglieri regionali abbiamo assunto nel rispetto dei calabresi e del riscatto della nostra terra, in occasione della discussione delle linee programmatiche presentate dalla maggioranza di governo".
"Appare, quindi, del tutto anacronistica – aggiuinge il capogruppo del M5s – ogni ipotesi di nuova discarica o ampliamento di quelle esistenti. Sono certo che i colleghi consiglieri regionali, di tutti i vari schieramenti politici, condividono questo orientamento. Ad ogni modo senza entrare nel merito dell’ultima sentenza del Tar sulla discarica di Scala Coeli, come accaduto per l’impianto rifiuti di Tortora, presenterò sulla questione un’interrogazione al presidente Occhiuto, perché nessun dubbio politico ci sia sulla volontà di valorizzare la Valle del Nicà, oasi naturalistica ricca di corsi d’acqua, zona di pregio, dove abbondano colture biologiche e allevamenti di bovino podolico".
"L’emergenza rifiuti, nonché il grave inquinamento ambientale – conclude Tavernise – ci impongono, pertanto, un nuovo modello che sia sostenibile e vada incontro all’economia circolare, così come prospettata dall’Unione europea. Per questo occorrono nuovi e innovativi impianti di trattamento dei rifiuti, che intervengano sulle modalità di gestione degli scarti, permettendo l’azzeramento del conferimento in discarica. Come del resto accade in Lombardia, che conferisce in discarica appena il 4% dei propri rifiuti, contro l’attuale 50% della nostra regione".