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Serie B, per il Crotone buon punto nella prima uscita del 2022 a Como

comcro

Il 2022 del Crotone parte un pareggio. Sudato. Sofferto ma alla fine meritato. Che aggiunge un punticino ad una classifica evidentemente sempre critica, ma che lo spirito e la personalità esposta nel primo atto del nuovo anno può incrociare nuovi orizzonti.
Incertezze e incognite che abbondano, 35 giorni dopo l’ultimo impegno. Tra recuperi in extremis e altre esclusioni ‘eccellenti’, la formazione messa in piedi da Modesto è oltre i confini dell’inedito: in attacco ci sono Borello e Giannotti ad agire alle spalle di Maric, mentre in mezzo la coppia Awua-Schirò è una primizia stagionale. Ai lati Mogos e Sala mentre in difesa il terzetto è composto da Visentin, Canestrelli e Cuomo. Tra gli esclusi Zanellato e anche Oddei, che non sono neppure partita per la trasferta.
Il Crotone ha esigenza di raccogliere punti, ma anche la curiosità di scoprire a che punto è la propria condizione dopo la lunga emergenza per lo stop e i casi Covid. L’impatto è confortante, anche se dopo una prima parte di buona fattura, arriva la solita distrazione che rischia di vanificare il lavoro. Canestrelli è ingenuo nella propria area nel fermare l’avversario lariano, anche se la spinta è veniale e anche reciproca. Il rigore  è però confermato anche dal Var e Cerri spiazza Festa. Crotone che però non abbassa la testa e riparte all’attacco, trovando cinque minuti dopo la stessa modalità per trovare il pareggio: Borello viene stoppato in area, per l’arbitro in modo scorretto con il conseguente penalty che Maric si incarica di trasformare.
Il secondo tempo si apre con il Como che alza tono e intensità mentre il Crotone soffre una ventina di minuti nei quali si arrocca a protezione del proprio fortino, denunciando anche una evidente flessione atletica. Ma è un’impressione, perché i rossoblù improvvisamente si scuotono e invertono il trend, alzando il baricentro e creando in almeno tre circostanze le premesse per affondare. Ma la conclusione di Borello è velenosa e trova l’opposizione del portiere lombardo, sul secondo tentativo Cuomo sfiora il raddoppio. I cambi operati da Modesto (dentro Vulic, Schnegg e Mulattieri) non cambiano la sostanza di un match che nel finale cambia nuovamente trama: Como proteso all’attacco e Crotone rintanato all’indietro. Arbitro e Var diventano protagonisti per dirimere due situazioni scabrose: prima pescando un fallo in attacco che toglie il mani di Visentin che avrebbe causato rigore e due minuti dopo cancellando il gol realizzato da Gabrielloni per un fallo subito da Sala. Finisce con il Crotone che tira un sospiro di sollievo per aver afferrato un punto utile.
Marcatori: 22′ Cerri (R) (CO); 29′ Marić (R) (CR).
COMO (4-4-2): Facchin; Iovine, Scaglia, Varnier (dal 46′ Solini), Cagnano; Peli, Bellemo, Arrigoni (dall’82’ Kabashi), Gatto (dal 64′ Blanco); Cerri (dall’82’ Gabrielloni), La Gumina (dal 72′ Gliozzi 6). Allenatore: Gattuso.
CROTONE (3-4-2-1): Festa; Visentin, Canestrelli, Cuomo; Mogoș (dal 67′ Schnegg), Awua (dal 46′ Vulić), Schirò, Sala (dal 90′ Paz); Borello (dal 75′ Mulattieri), Giannotti; Marić. Allenatore: Modesto.
Arbitro: Paterna della sezione di Teramo.
Ammoniti: Visentin (CR), Awua (CR), Scaglia (CO)
Espulsi: Schirò (CR)