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Serie B, il Crotone non va oltre il pari col Cittadella e perde l’occasione di accorciare dalla salvezza

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Un punto e poco altro.  A parte i rimpianti che traboccano per un’altra occasione sciupata per accelerare e accorciare verso la sopravvivenza. Il Crotone raccoglie un misero punticino nello scontro contro il Cittadella, un risultato evidentemente insufficiente per alimentare discorsi che al momento restano utopici. I pareggi di Cosenza e Alessandria lasciano tutto invariato, ma la netta sensazione d’incompiuta è enorme, anche se il coraggio e la volontà non sono mancati, tanto che lo Scida alla fine ha anche applaudito l’impegno della squadra, alla quale è mancata la lucidità sotto porta e una maggiore qualità.
Modesto getta subito nella mischia Golemic, arrivato giovedì e schierato al centro della difesa con Nedelcearu e Cuomo ai suoi lati. Davanti Mulattieri parte dalla panchina, e dal primo minuto c’è Marras al completare il ‘falso? Tridente con Maric e Kargbo. Il Crotone ha intenzioni serie, complice una classifica che impone pochi fronzoli e l’obbligo di incrementare i punti. Eppure l’inizio è contratto e si percepisce un filo di pressione che pulsa nella mente dei giocatori, che però col passare dei minuti sciolgono la tensione e prendono in mano il comando delle operazioni. Le azioni si materializzano gradualmente, e alcune di queste sono davvero ghiotte, come la prima che vede Marras timido nella comoda conclusione all’interno dell’area di rigore. Il Cittadella assiste quasi passivamente, e dall’altra parte il Crotone crea invece spesso le premesse per affondare anche se il più delle volte fallisce la lettura o la misura del passaggio, sfumando ripartenze che meriterebbero maggiore efficacia. Tra qyeste quella che Marras divora lavorando male un tre contro due ghiotto come pochi. Nei minuti successivi prima Nedelcearu e poi Mogos, attaccanti improvvisati, sfiorano il vantaggio calciando il primo addosso al portiere e il secondo in curva da favorevolissima posizione. Del Cittadella poche tracce, se non qualche traversone e un paio di corner che però fanno il solletico alla porta difesa da Saro.
Il secondo tempo presenta un tema tattico piuttosto chiaro e definito; Crotone che alza l’intensità e anche il volume di occupazione dello spazio nel territorio veneto, provando a stringere i tempi con il Cittadella che bada a non prenderla attenendo qualche incursione che però scarseggia. I rossoblù aumentano i giri del motore nel cuore della frazione, favorito anche dai cambi di Calapai e Cangiano che introduno freschezza e nuova energia. C’è anche spazio per Mulattieri, ma improvvisamente l’intensità perde vigore e il Cittadella guadagna campo e insinua pericoli fin li sconosciuti. La mano di Saro sventa la minaccia della punizione che Baldini batte con precisione dal limite, il preludio di un finale sottotono per un Crotone piegato dalla fatica e senza più idee. Finisce con un malinconico pareggio, il terzo del nuovo anno. Un piccolo passo, evidentemente poco produttivo in una rincorsa che rimane sempre un piccolo miraggio.

CROTONE-CITTADELLA 0-0 
CROTONE: Saro; Golemic, Nedelcearu, Cuomo; Mogos (15’ st Calapai), Estevez (38’ st Kone), Awua, Sala (38’ st Nicoletti); Maric (28’ st Mulattieri), Kargbo; Marras (15’ st Cangiano). A disp.: Festa, Serpe, Vulic, Schnegg, Borello, Paz, Schirò. All. Modesto
CITTADELLA: Maniero; Mattioli, Perticone, Frare, Benedetti; Vita, Danzi (1’ st Laribi), Branca; Antonucci (24’ st Tounkara); Beretta (1’ st Baldini), Okwonkwo (31’ st Varela). A disp.: Manfrin, Del Fabro, Visentin, Mazzocco, Donnarumma, Tavernelli, Mastrantonio, Cassandra. All. Gorini.
ARBITRO: Abbattista di Molfetta
NOTE: spettatori 1809.