Cronaca

Omicidio di Verzino: confessa l’uomo che ha sparato al genero

Il gip del Tribunale di Crotone ha convalidato il fermo della Procura. L'assassino ha specificato che non voleva colpire il nipote rimasto, invece, gravemente ferito

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Ha ammesso di aver sparato al genero Vito Avenoso, il boscaiolo di 64 anni, che sabato 26 marzo ha ucciso a Verzino, nel crotonese, Luigi Greco, 44 anni anche lui boscaiolo. Avenoso ha confessato davanti al gip del Tribunale di Crotone durante l’udienza di convalida del provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Crotone domenica 27 marzo. L’uomo è accusato di omicidio aggravato premeditato, tentato omicidio (per il ferimento del nipote), porto illegale di arma clandestina, detenzione abusiva di munizioni e ricettazione. Avenoso, assistito dall’avvocato Peppino Mariano, ha specificato che non aveva intenzione di sparare al nipote Francesco il quale, ferito alla testa, si trova ricoverato in coma farmacologico all’ospedale di Catanzaro con prognosi riservata. L’uomo ha spiegato i motivi del suo gesto che derivano dai dissidi familiari legati ad una serie di maltrattamento subiti dalla figlia (per i quali è in corso un processo al Tribunale di Crotone contro Luigi Greco nonostante la riappacificazione), ma anche di danneggiamenti subiti che Avenoso imputa a Greco. Il gip ha convalidato il fermo ed ha disposto la misura cautelare in carcere per Avenoso.