Cronaca

Beni confiscati, in Italia oltre 46mila, Calabria terza dopo Sicilia e Campania

beni confiscati

Sono 46.592 i beni confiscati alla criminalità organizzata a livello nazionale tra immobili e aziende e la maggiore diffusione è al Sud. La regione dove si concentra il maggior numero di beni confiscati è la Sicilia con 16.270 beni, seguita dalla Campania con 7.986 e dalla Calabria con 5.600. Ma beni confiscati si trovano anche in Puglia, nel Lazio, in Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Nelle regioni del Centro Nord si trova il 30 per cento dei beni confiscati, numero che evidenzia la pervasività della criminalità organizzata su tutto il territorio nazionale. E’ la fotografia emersa nel corso della giornata conclusiva del Primo Forum espositivo dei beni confiscati che si è chiuso a Napoli.
L’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) gestisce il 56 per cento dei beni e circa il 44 per cento sono già stati destinati. ”Stiamo rafforzando la nostra struttura per poter procedere ancora di più e più rapidamente all’assegnazione" ha detto Bruno Corda, direttore dell’Agenzia. "In questa fase, è molto importante cercare di rendere ancora più trasparenti e visibili i beni agli enti, in particolare agli enti locali, soprattutto quelli più piccoli, che devono sapere che cosa vanno ad assumere”.
Proprio in quest’ottica, l’Agenzia sulla propria home page, all’indirizzo web benisequestraticonfiscati.it, ha creato una pagina, ‘L’Agenzia supporta i Comuni’, che contiene le best practice e anche tutte le indicazioni per l’accesso ai fondi comunitari, ai fondi del Pnrr, ai fondi regionali. I numeri dicono che l’85 per cento dei beni confiscati è costituito da immobili e l’11 per cento da aziende, pari a poco più di 5mila.