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Cosenza, prelevato organo a donna positiva al covid deceduta per emorragia cerebrale

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Primo prelievo di organo da una paziente positiva al Covid-19. L’intervento è stato effettuato all’ospedale Annunziata di Cosenza. La donna, 67 anni, positiva al Coronavirus, era giunta al presidio ospedaliero con un’emorragia celebrale. Constatata la morte cerebrale, i parenti hanno dato l’assenso all’espianto degli organi. Il fegato della donna, prelevato dall’equipe di trapianti del San Camillo di Roma, è stato trasferito nella Capitale per essere trapiantato in un paziente in attesa di donazione.
"Si apre simbolicamente nel migliore dei modi la stagione delle donazioni organi all’Ospedale di Cosenza" commenta una nota dell’Azienda ospedaliera cosentina. "E mentre le strutture sanitarie sono ancora alle prese con numeri di contagio e ricoveri sostenuti, la donazione di organi di un paziente Covid apre alla speranza di una prosecuzione di vita anche in relazione ad una patologia, quella da SARS COV 19, che ci aveva assuefatti, in questo tempo, ad esiti invasivi e compromissivi e a diagnosi spesso nefaste".
L’Azienda ospedaliera ricorda che domenica 24 aprile si celebra la Giornata nazionale per la donazione degli organi. Per l’occasione, l’equipe dei trapianti dell’Annunziata richiama l’attenzione sulla necessità di diffondere la cultura della donazione e di esprimere con convinzione la dichiarazione della volontà di donare all’atto di rinnovo della carta d’identità.
La Calabria, secondo i dati del Centro nazionale trapianti, diffusi in settimana attraverso l’Indice del dono 2022, il rapporto annuale sulle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti espresso al momento del rilascio della carta d’identità, viaggia, ultima tra le regione italiane, al di sotto della media nazionale.