Cronaca

Castello, l’esperto conferma: nessun rischio radiologico. Ma il sindaco prende tempo

La spianata del castello con i punti dei prelievi per la caratterizzazione del terreno

Voce prende ancora tempo, ma i risultati del monitoraggio radiologico dell’esperto sul castello ricalcano sostanzialmente quelli di Arpacal, ovvero escludono qualsiasi forma di rischio per la salute umana. I dati non sono stati resi noti ufficialmente, ma, secondo indiscrezioni interne al Comune, non ci sarebbero problemi alla riapertura della fortezza dopo quattro anni di chiusura forzata a seguito del ritrovamento di residui industriali di fosforite ascrivibili a Montedison prima ed Eni dopo.  
Il documento è stato depositato in mattinata a piazza della Resistenza. "La squadra di lavoro coordinata dall’esperto di radioprotezione dott. Fiorello Martire, nominato dall’Ente, ha concluso le attività di investigazione e di monitoraggio e redatto il documento di valutazione dei rischi radiologici nel Castello Carlo V che è stato consegnato all’Ufficio Ambiente" informa una nota a firma del sindaco Vincenzo Voce, annunciando che il documento "adesso sarà trasmesso alla Commissione Prefettizia per le valutazioni di merito".
Il sindaco non entra, nella nota, "nel merito delle conclusioni redatte dal dott. Martire per il dovuto rispetto istituzionale – scrive – di tutti gli attori interessati". Auspica solo "che si vada ad una positiva conclusione, così come ribadisco – rassicura la cittadinanza – di avere la penna pronta, una volta adempiuti a tutti i procedimenti previsti, per firmare l’ordinanza di riapertura del Castello–Fortezza".
Cosa aspetta Voce a firmare l’ordinanza di revoca della chiusura disposta dal suo predecessore Ugo Pugliese non è dato sapere. Se i risultati dell’ultimo monitoraggio ricalcano quelli effettuati dal laboratorio di fisica del dipartimento Arpacal di Catanzaro, comprese le indicazioni degli accessi, sostanzialmente tutti percorribili visto che la vecchia fortezza di Carlo V non dà segni di rischio radiologico, il via libera è nell’ordine delle cose.
Sempre che il sindaco non si aspettasse che il dottor Martire scrivesse a chiare lettere nelle conclusione dello studio, si può riaprire oppure no. Perché se così è, il grande portone di legno del castello che dà sull’omonima piazza di Crotone, resterà chiuso ancora per un pezzo. Di sicuro fino alla fine dell’attuale sindacatura.