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Calabria, busta paga più ricca per i manager della sanita, Bruni: non è tempo di aumenti

Bronzi Palazzo Campanella

Busta paga più ricca per i manager della sanità calabrese. Giovedì 28 luglio approda in Consiglio regionale la proposta di legge per l’aumento del trattamento economico dei direttori generali, sanitari ed amministrativi delle aziende sanitarie. Il provvedimento porta la firma della maggioranza di centrodestra che fa capo al presidente Roberto Occhiuto.
L’obiettivo è di modificare l’articolo 65 approvato nel collegato alla manovra finanziaria del 2009 dalla giunta Loiero "grazie al quale si era proceduto a un taglio generalizzato dei costi delle funzioni apicali, compreso lo stesso Consiglio regionale, con lo scopo di evitare l’aumento dei ticket" ricorda Amalia Bruni, leader dell’opposizione a palazzo Campanella.
Ma il centrodestra rimarca l’esigenza "di mantenere un’adeguata retribuzione ai vertici aziendali, in considerazione delle funzioni da essi svolte e delle connesse responsabilità", evitando che la Calabria resti "tra le realtà regionali meno attrattive nella selezione di profili professionali adeguati alla complessità delle attività occorrenti a garantire il conseguimento degli obiettivi del Piano di rientro".
In sintesi, per avere un buon manager in grado di tirare la regione fuori dal pantano sanitario, bisogna assicurargli un trattamento comprensivo di euro 209.443,93 in luogo degli attuali 167.555,18, adeguando, di conseguenza, i compensi annui dei direttori sanitari e di quelli amministrativi: euro 167.555,14 invece di 134.043,95. Una ulteriore spesa di circa un milione in tre anni per il fondo sanitario regionale.
Ma non è proprio tempo di aumenti, "le risorse disponibili devono essere destinate all’assunzione di medici e personale sanitario, questa è la prima battaglia per cominciare ad avere una sanità efficiente, ci sarà tempo per mettere a posto qualifiche, stipendi e aumenti per i dirigenti” tuona la Bruni, che invita Occhiuto a sollecitare i suoi capigruppo e consiglieri a ritirare la proposta.
La proposta di modifica dell’articolo 65 della legge regionale numero 19 del 12 giugno 2009 che si appresta a chiedere il via libera definitivo al Consiglio regionale porta le firme di Giovanni Arruzzolo e Giuseppe Neri (Forza Italia), Simona Loizzo (Lega), Giacomo Crinò (Forza Azzurri), Francesco De Nisi (Coraggio Italia) e GIuseppe Graziano (Udc).