Cronaca

Emergenza idrica, Voce e Torchia: tavolo tecnico con la Regione per capire cosa vuole fare

Il sindaco ed il presidente del Consorzio incalzano la Cittadella su investimenti nelle infrastrutture e gestione del rapporto con A2A

acqua protesta

CROTONE – Un tavolo tecnico con la Regione Calabria e tutti gli enti competenti per la gestione delle forniture idriche per trovare una soluzione definitiva all’approvvigionamento di acqua nel territorio crotonese. E’ quello che hanno annunciato di voler chiedere il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, ed il presidente del Consorzio di bonifica Ionio crotonese, Roberto Torchia nel corso di una conferenza stampa svolta all’indomani del superamento dell’emergenza idrica causata dalla rottura di una condotta che ha lasciato per 4 giorni Crotone senza acqua. Voce, in rappresentanza delle esigenze dei cittadini, e Torchia, a sostenere le ragioni dell’agricoltura, hanno denunciato una serie di “disattenzioni da parte della Regione” riguardo la situazione idrica nel crotonese.
“Quello che è accaduto – ha detto Voce – è legato ad infrastrutture della Regione, come la condotta che si è rotta con una falla enorme, ed alla convenzione per la gestione delle acque dei laghi silani concessa ad A2A. C’è prioritariamente un problema strutturale. Quella condotta di cemento di 18 km di competenza del Corap deve essere sostituita con una tubazione in acciaio, anche più piccola ma moderna e sicura. Deve farlo la Regione. C’è l’occasione del Pnrr, ma c’è qualcuno che sta lavorando su questo progetto? Per questo chiediamo un tavolo tecnico alla Regione. Poi c’è il problema della convenzione: non è stato possibile rinvasare il lago di Sant’Anna perché se dava acqua ai cittadini A2A non avrebbe prodotto energia elettrica”.

Il lago vuoto

Il lago Sant’Anna è un invaso capace di 16 milioni di metri cubi di acqua il cui livello è sceso quasi sotto al milione di metri cubi perché a maggio la Regione Calabria non ha autorizzato i rilasci di acqua da parte di A2A per riempirlo. “Il Consorzio – ha detto Torchia – descrivendo gli scenari emergenziali che si stavano delineando in vista dell’estate aveva chiesto a maggio dei rilasci di emergenza verso il lago Sant’Anna per raggiungere quota 13 milioni di metri cubi di acqua e garantire sia l’irrigazione che le forniture ai villaggi turistici della zona, ma la Regione non li ha autorizzati. Sicuramente nella decisione della Regione di non autorizzare il rinvaso del Sant’anna – ha ribadito Torchia – pesa la consapevolezza che, come prevede la convenzione, la mancata produzione energia con la nostra acqua, l’acqua della Calabria, sarebbe dovuta essere rimborsata ad A2A. Un rimborso che, con i prezzi dell’energia attuali, sarebbe stato molto più alto. Abbiamo anche chiesto con delle lettere riservate agli assessori competenti di intervenire ma non c’è stata risposta. Nel frattempo sia il comparto agricolo che le città di Isola Capo Rizzuto, Crotone e Cutro soffrono della mancanza di acqua”.
Sia Torchia che Voce hanno sottolineato la necessità di un cambio di strategia: “In questo momento siamo impotenti sulla gestione dell’acqua, dobbiamo studiare soluzioni possibili da rivendicare non più singolarmente ma come territorio a prescindere dai colori politici. Bisogna ragionare come sistema territoriale, una cosa che qui non è mai stata fatta”.

Nessun altro danno alla condotta

Da segnalare che martedì 9 agosto c’è stato un calo di pressione nella rete idrica dovuto alla mancanza di energia elettrica al potabilizzato che ha creato degli squilibri. Congesi ha informato, tramite il Comune che "non si è verificato nessun danno alla condotta Corap adduttrice al potabilizzatore né registrate conseguenti interruzioni del servizio a tale riguardo. Il fatto che alcune zone alte della città abbiamo registrato diminuzioni e/o interruzioni è dovuto all’eccesso di consumi e comunque i serbatoi cittadini continuano a riempirsi regolarmente al fine di garantire il servizio idrico".