Cronaca

Voto contro solidarietà a donne iraniane, Venneri: vicenda strumentalizzata

dalila venneri

CROTONE – "Il mio voto contrario non era riferito di certo in opposizione alla solidarietà nei confronti delle donne Iraniane, che fermamente e sinceramente ritengo essere una questione così importante e delicata tale da non permettere a nessuno di strumentalizzarla e renderla propaganda politica personale, senza che poi si tramuti in azioni quotidiane di fatto". 
Lo specifica Dalila Venneri, consigliera comunale del gruppo ‘De Magistris presidente’ a proposito del suo no all’inserimento nella discussione del Consiglio comunale dell’ordine del giorno sulla adesione alla protesta delle done iraniane.  "Chi mi conosce- scrive Venneri – e segue le mie battaglie sa benissimo da che parte sto e come la penso in materia di diritti civili, specie quando questi hanno a che fare con le donne. Ma sa anche molto bene quanto leale e coerente nelle mie azioni sono sempre stata".
Dalle parole della Venneri si comprende che non è piaciuto che la proposta di inserimento all’ordine del giorno sia stata fatta dal consigliere Meo: "E’ facile – afferma Dalila Venneri – sostenere con due righe e belle parole le donne che muoiono per la rivendicazione di diritti umani e civili non riconosciuti, quando poi di fronte alle donne “vicine” si utilizzano comportamenti opposti. Dispiace, inoltre, apprendere che tale proposta sia stata avanzata dalla presidente dell’associazione Disegno Sociale, che conosco e stimo, avendo ella stessa lo strumento per proporre in seno al consiglio l’argomento, attraverso una proposta che poteva e doveva essere fatta nella commissione pari opportunità, di cui fa parte. Un  modo per  aprire un dibattito più ampio e costruttivo ed una riflessione sentita e partecipata tra donne che hanno il compito di portare avanti anche argomenti politici di tale portata, ricordando a tutte e a tutti che è questa la vera politica, quella con la P maiuscola, il nostro sguardo sul mondo".
Per Dalila Venneri  sulla vicenda c’è stata speculazione politica: "Ancora una volta si manifesta la mancanza di autodeterminazione  diretta delle donne nella vita politica e amministrativa, facendo passare uno dei messaggi più brutti che inevitabilmente  s’intreccia con la questione della rivendicazione dei diritti delle donne  in generale. Quella di dover per forza sottostare  e passare da chi magari ha concesso l’opportunità di rivestire un ruolo, come una sorta di ringraziamento, totalmente contrario a chi sogna una società più equa, meno maschilista e patriarcale. Qualcuno può pensare che sia un problema personale, ma anche il personale per quanto mi riguarda è politico e il significato di questa espressione ha molto a che fare con il potere che ognuno di noi ha di cambiare le cose. Se è vero che la politica è un modo di guardare il mondo e di viverci, qualsiasi nostra azione personale può diventare azione politica. Se non lo avessi fatto nessuno mai avrebbe inteso rimarcare la questione con ulteriori comunicati, per sottolineare con spregiudicatezza l’insensibilità di chi si è opposto ad una cosa così grave e guarda caso sono proprio 3 donne e magari crearsi dei consensi senza meriti".
"Sarebbe il caso – prosegue Venneri – di smascherare questo falso buonismo e iniziare a dichiarare le proprie idee senza timore  di essere sottoposte a critiche mediatiche, perché chi ha la ferma consapevolezza delle proprie azioni non deve avere alcun dubbio nel mostrarle ed eventualmente motivarle".
"Mi sarebbe piaciuto – conclude la Consigliera di ‘De Magistris presidente’ – uscire sul traguardo raggiunto in merito ad una mia proposta, che qualcuno ha cercato di ostacolare, quella di istituzionalizzare il Museo di Pitagora. Con l’approvazione del suo statuto si da avvio all’iter che porterà a riconoscerlo come tale! Colgo l’occasione per ringraziare tutte le colleghe e i colleghi che hanno votato favorevolmente aprendo così le porte ad un opportunità culturale e sociale di ampio respiro a beneficio di tutti noi crotonesi".