Regione & oltre

Consiglio regionale, la maggioranza rinvia la legge ‘moltiplica poltrone’. M5s e Pd esultano: centrodestra spaccato

consiglio regionale

La maggioranza di centrodestra ha deciso di rinviare l’approvazione della proposta di legge che introduce l’incompatibilità fra le figure di consigliere regionale e assessore e la nomina di un consigliere supplente nel caso in cui un componente del Consiglio regionale venga chiamato a fare parte dell’esecutivo.
La decisione è stata presa a conclusione di una riunione di maggioranza, alla quale hanno preso parte i presidenti di Giunta e Consiglio, Roberto Occhiuto, di Forza Italia, e Filippo Mancuso, della Lega, ed il cui esito è stato illustrato all’Assemblea elettiva dallo stesso presidente Mancuso all’inizio dei lavori della seduta programmata per oggi pomeriggio.
"Ribadendo la giustezza politica e legislativa del provvedimento che intendiamo rinviare – ha detto, tra le altre cose, Mancuso – auspico che tutte le forze politiche presenti in Aula, si adoperino, sui temi istituzionali e sulle questioni di più stringente attualità, per recuperare, nella fisiologica dialettica maggioranza-opposizioni, i tratti della leale collaborazione e della responsabilità, requisiti indispensabili per garantire alla Calabria realistiche prospettive di futuro".
"La maggioranza di centrodestra regionale si è spaccata. Questo è il primo dato che traspare dal consiglio regionale di oggi. La proposta di legge ‘Moltiplica poltrone’ per l’introduzione del consigliere supplente con relativi costi, non è riuscita ad arrivare in aula. Rinviata ai prossimi mesi, nei fatti è stata affossata definitivamente nell’insolita riunione fiume di maggioranza che ha anticipato il Consiglio" sostiene sul fronte opposto il capogruppo del M5s a palazzo Campanella, Davide Tavernise.
E di frattura nelle fila della maggioranza parla anche il gruppo consiliare del Pd: "La spaccatura del centrodestra sul tema, che ha portato ad una discussione accesa fra i partiti che sostengono il governo Occhiuto, non è un buon viatico per il futuro della Regione e ha fatto capire chiaramente che dietro questa proposta non vi era alcun obiettivo di miglioramento della macchina legislativa, ma soltanto la necessità di avere qualche poltrona in più, utile agli equilibri di maggioranza".