Cronaca

Salvò medico da aggressore, Mustapha diventa cittadino italiano (Video)

Il Consiglio dei ministri ha conferito la cittadinanza all'ambulante che nel 2018 fermò un uomo che voleva uccidere una dottoressa davanti all'ospedale di Crotone

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CROTONE – “Oggi non lavoro, smonto tutto. E’ un giorno troppo importante per me e devo festeggiare con la mia famiglia”. Ha gli occhi pieni di lacrime di gioia Mustapha El Aoudi mentre stringe al petto la bandiera italiana che gli ho portato come segno di ringraziamento per quello che ha fatto nel 2018. Mustapha , 43 anni ambulante marocchino, da giorno 1 dicembre ha ricevuto dal Consiglio dei Ministri finalmente la tanto agognata cittadinanza italiana per aver salvato la vita ad un medico dell’ospedale di Crotone che era stato aggredito. La notizia l’ha saputa venerdì 2 dicembre mentre stava per montare come ogni giorno la sua bancarella davanti all’ospedale. La leggiamo insieme sul sito del governo: “Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, della legge 5 febbraio 1992, n. 91, ha deliberato il conferimento della cittadinanza italiana, per meriti speciali: al Sig. Mustapha EL AOUDI, in considerazione dell’atto eroico di cui si è reso protagonista, intervenendo in difesa di una dottoressa, aggredita all’esterno dell’ospedale presso il quale prestava servizio, consentendo l’arresto dell’aggressore”.

L’aggressione ed il salvataggio

Era il 4 dicembre del 2018 quando Mustapha El Aoudi, mentre alla sua bancarella davanti all’ospedale, sente una donna chiedere aiuto. La donna, Maria Carmela Calindro, medico dell’ospedale di Crotone, era a terra mentre un uomo – Luigi Amoruso poi condannato in via definitiva per l’aggressione – la colpiva con un cacciavite. Mustapha non ci ha pensato due volte e si è buttato addosso all’uomo disarmandolo e bloccandolo. A quel punto sono intervenuti anche dei poliziotti in borghese che erano sul luogo ed Amoruso è stato arrestato. Per questo suo gesto Mustapha El Aoudi è stato nominato Cavaliere della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella. 

La bandiera tricolore

“Stanotte – racconta Mustapha mentre riceve gli auguri dai quanti passano davanti alla bancarella di fronte l’ospedale – ho fatto il sogno che mi capitava una cosa bella. E’ accaduta davvero. Quella di diventare italiano era il mio sogno. Questo è il mio paese, ci vivo da quando avevo 10 anni. Sono arrivato a Crotone il 25 ottobre del 1990 ed anche se ho le mie radici in Marocco, io mi sento italiano: qui sono cresciuto, i miei figli vanno a scuola qui. Io vivo e lavoro qui. Mio figlio stamattina mi ha detto: perché piangi? E una cosa bella. Gli ho detto che erano lacrime di gioia perché dopo tutto questo tempo, dopo tanti sacrifici sono diventato italiano”.
È un uomo semplice, timido e riservato Mustapha. Ha fatto grandi sacrifici lavorando duro sotto il sole o la pioggia, montando e rismontando la sua inseparabile bancarella per portare a casa pochi spiccioli al giorno con i quali, però, ha tirato su la sua bella famiglia. Un amico per tutti Mustapha. Lo dimostrano le centinaia di telefonate (tante anche dal Marocco) e messaggi che ha ricevuto appena si è diffusa la notizia dell’ottenimento della cittadinanza italiana. L’abbraccio più caloroso è con Dionigi Mano, che lo accompagnò al Quirinale per la consegna dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana. Mustapha ringrazia tutti.  “Mi ha telefonato anche la dottoressa Calindro che era felicissima” rivela il Cavaliere Mustapha El Aoudi mentre bacia ancora la bandiera tricolore: “Questa non te la do più ora” dice. Tienila pure Mustapha, è il minimo per ringraziarti per il tuo gesto di aver salvato a vita ad una donna.