Cronaca

Tromba d’aria: spazzata via la struttura dell’Oasi del Martin Pescatore a Capocolonna

CROTONE – E’ stata letteralmente spazzata via dalla tromba d”aria la struttura utilizzata per le osservazioni della fauna nell’Oasi del Martin Pescatore gestita dal circolo Ibis a Capocolonna. La struttura, che è stata realizzata in un’area  confiscata alla criminalità organizzata, non esiste più: completamente devastata e ridotta a pezzi dal tornado che alle 4.30 del mattino di domenica 4 dicembre ha colpito la zona di Capocolonna spostandosi poi verso la costa di Isola Capo Rizzuto. 
Sventrate le pareti della casa in legno nella quale era allestito un piccolo museo didattico e dalla quale si potevano fare le osservazioni della fauna del laghetto nell’Oasi naturalistica, sita all’interno del parco archeologico di Capo Colonna. In 15 anni di attività sotto la gestione del circolo Ibis, l’Oasi è stata visitata da oltre 15 mila persone ed è diventata un punto di riferimento per le osservazioni della fauna censendo 10 specie di uccelli che hanno il loro habitat nel laghetto, tutelando la tartaruga palustre che vi vive. Il circolo Ibis di recente aveva anche iniziato, in collaborazione con l’università della Bicocca, il censimento della foca monaca che è stata avvistata nel mare antistante l’Oasi. La struttura spazzata via dalla tromba d’aria fungeva anche da ricovero per gli animali selvaggi feriti in attesa di essere trasferiti al centri di recupero. Tutte la attività che si svolgevano nell’Oasi ora devono fermarsi: "Siamo increduli di quanto accaduto – dice Girolamo Parretta presidente del circolo Ibis – Stiamo raccogliendo i pezzi di quello che è rimasto. Ci rimbocchiamo le maniche e ricostruiamo tutto". 
Non si registrano per fortuna danni al patrimonio archeologico né al museo di Capocolonna che è stato sfiorato dalla tromba d’aria.