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Discarica Scali Coeli, esposto Legambiente al Noe per probabile inquinamento falde

L'impianto sorge al confine con la provincia di Crotone in una zona agricola di produzione biologica

discarica scala coeli

Un esposto al Comando dei Carabinieri per la tutela dell’ambiente NOE è stato presentato dal circolo Nicà di Legambiente per chiedere un intervento urgente nel sito della discarica di Scala Coeli al fine di evitare il probabile inquinamento delle falde acquifere con le conseguenti ripercussioni ambientali e sulla salute. Il catino della discarica, infatti, secondo quanto segnalato dal circolo Legambiente di Scala Coeli e dagli agricoltori della zona si è riempito di acqua.
La decisione di presentare un esposto è dovuta  sia al fatto che, come rivela Legambiente Calabria, “nella nuova discarica di Scala Coeli sono già iniziati i conferimenti nel silenzio assordante della politica locale, regionale e nazionale e delle istituzioni deputate al controllo delle prescrizioni”, ma soprattutto per una serie di segnalazioni degli agricoltori che hanno le proprie aziende  biologiche in località Pipino, secondo le quali, "a seguito di sopralluoghi nel mese di dicembre 2022 è stato constatato che i rifiuti finora abbancati sono sommersi dall’acqua e che allo stato il catino della discarica si è trasformato in un vero e proprio lago”. Una situazione che è stata segnalata alla Regione Calabria senza però avere alcuna risposta.
La notizia dell’esposto è contenuta in un comunicato di Legambiente Calabria che persegue la sua battaglia contro la discarica del comune cosentino sorta al confine con la provincia di Crotone (distante appena 700 metri) e per raggiungere la quale bisogna percorrere una strada provinciale di competenze crotonese. Strada che, nonostante sia  in pessimo stato è stata curiosamente riaperta al traffico (dopo sette anni di chiusura per problemi di sicurezza) in coincidenza con l’avvio delle attività della discarica. 
“Alla Regione – afferma Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria, chiediamo, con urgenza, di effettuare tutti i necessari controlli e di sospendere i conferimenti di rifiuti nella discarica di Scala Coeli e, nell’immediato futuro, maggiore coerenza tra i piani regionali di gestione dei rifiuti e quanto realizzato effettivamente sui territori a partire dall’abbandono della logica delle discariche. Chiediamo politiche reali sia per migliorare gli stili di vita e consumo dei cittadini in un’ottica di economia circolare puntando ad una riduzione dei rifiuti alla fonte, sia indirizzate, ad esempio, ad un deciso incremento della raccolta differenziata per raggiungere gli obiettivi di legge”.