Cronaca

Migranti: naufragio Steccato, 80 in salvo. Ricerche dispersi sino a Praialonga. Sono 43 i morti

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Sono 80 i migranti complessivamente tratti in salvo dal naufragio avvenuto all’alba di oggi in località Steccato del comune di Cutro. Alcuni di loro, in 21, sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale di Crotone, gli altri se ne stanno accovacciati tra le dune basse di sabbia e la vegetazione mediterranea di Steccato, avvolti nelle coperte termiche fornite dai soccorritori; con i volti terrei scrutano a pochi metri di distanza i cadaveri allineati sulla battigia, coperti da lenzuola, vicino ai pezzi di legno che rimangono del vecchio motopeschereccio andato in frantumi quando è stato sbattuto contro gli scogli dal mare molto agitato, forza tre con onde alte due metri.
Il naufragio è avvenuto poco prima del cinque del mattino, l’allarme alle forze di polizia è stato lanciato da un pescatore che transitava nella zona ed ha notato l’imbarcazione già distrutta e i primi corpi galleggiare in acqua.
Tra i superstiti tanti ragazzi, minorenni, ma non bambini: quelli sono morti annegati quando il barcone sul quale viaggiavano tra i 150 e i 180 migranti di varie nazionalità (iraniani, iracheni, afgani, siriani), è naufragato. Un bambino di 7 anni e un altro di pochi mesi sono finora tra i morti accertati, ma ce ne sarebbero altri insieme alle loro madri come testimonia un vigile del fuoco che ne ha recuperato personalmente un paio.
Oltre quaranta le vittime, ma la conta è destinata ad allungarsi. Al momento la macchina dei soccorsi, carabinieri, polizia di stato, guardia di finanza, vigili del fuoco, personale del 118, è impegnata a recuperare i cadaveri dalle acque. La corrente li spinge verso sud, nella zona di Praialonga, ma anche a Botricello dove sono stati recuperati tre corpi. Sarà una lunga giornata di dolore.