Cronaca

Migranti: naufragio Steccato, l’arcivescovo Panzetta benedice le salme. ‘Ora esame di coscienza’

92e67569-74f2-4967-adc4-94ca931f7210

"Le uniche parole che abbiamo sono di dolore, preghiera ma anche indignazione per le cause che hanno prodotto tutto questo e tra le quali ci siamo anche noi". Lo ha detto l’arcivescovo di Crotone e Santa Severina Angelo Maria Panzetta davanti alla tragedia che questa mattina si è abbattuta sul crotonese, dove ha fatto naufragio un barcone di migranti provocando almeno 60 vittime, tra le quali donne e bambini, mentre altre 80 persone sono sopravvissute.
Monsignor Panzetta, appena conclusa una visita pastorale, appresa la notizia si è subito recato sul luogo della tragedia per rendersi conto di persona di quanto accaduto e portare anche un segno di partecipazione di tutta la comunità diocesana. L’arcivescovo ha benedetto le salme dei migranti morti allineate sulla spiaggia di Steccato.
"Dio ama la vita e sicuramente avrà un posto speciale per loro, visto che noi non siao stati capaci di darglielo" ha affermato il presule. "Il Vangelo ci dice di fare tutto quello che è possibile per venire incontro a ogni fratello, soprattutto a chi ne ha bisogno. Questa tragedia può diventare una scuola – ha aggiunto Panzetta – non si tratta solo del nostro Paese, è proprio il nostro mondo che è un crocevia di egoismi e questo spiega le guerre, le porte chiuse, le violenze. Un bell’esame di coscienza – ha ammonito l’arcivescovo – questa cosa ce la chiede".