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Naufragio migranti: decisione per espatrio salme rinviato a lunedì

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CROTONE – La polizia scientifica ha identificato fino ad ora 56 vittime del naufragio di domenica 26 febbraio anche attraverso video chiamate alle famiglie nei Paesi di origine. Intanto il Centro coordinamento soccorsi ha rinviato a lunedì la decisione per l’espatrio delle salme chiesto da alcuni parenti delle vittime. Bisogna coordinare le procedure con la Farnesina soprattutto per le vittime afgane. E’ emersa anche la disponibilità del governo di farsi carico dei costi. Per questo il Comune di Crotone – ascoltata anche l’Asp – ha dato la disponibilità a tenere le salme all’interno del Palamilone finché non si avvieranno le procedure per l’espatrio o la tumulazione. Dal punto di vista burocratico il comune competente a cui presentare le richieste è quello di Cutro nel cui territorio è avvenuta la tragedia, ma il Comune di Crotone si è reso disponibile a fare da ausilio attivando un presidio per agevolare le famiglie delle vittime che altrimenti dovrebbero recarsi a Cutro. Finora al settore servizi sociali del Comune di Crotone sono arrivate sette richieste per il trasferimento delle salme, mentre 15 sono state raccolte dalle associazioni del terzo settore specializzate per i servizi all’immigrazione, l’Unchr, invece, sta raccogliendo le richieste dei parenti delle vittime che sono sopravvissuti al naufragio per il trasferimento delle salme nei Paesi di origine. Numeri destinati ad aumentare in considerazione che il governo italiano si è detto pronto a farsi carico delle spese per il trasferimento. Per quanto riguarda le salme ancora non identificate il comune di Crotone ha messo a disposizione 8 loculi (5 nel capoluogo e 3 nella frazione Papanice), mentre nei 27 comuni della provincia di Crotone ci sono 56 loculi disponibili. Tanti privati hanno messo a disposizione le loro cappelle.
La salma di una bambina ancora rimasta senza nome verrà sepolta nel Comune di Catanzaro il cui sindaco accogliendo la richiesta del sindaco, Nicola Fiorita. Infine il governo ha chiesto ai comuni di Cutro e Crotone di quantificare somme spese per sostenere l’emergenza per poterle rimborsare.