CROTONE Le ricerche dei dispersi nel naufragio di Cutro non si fermano. Ci sono almeno altre 12 persone che mancano all'appello tra coloro che erano a bordo del caicco naufragato il 26 febbraio. La decisione è stata ufficializzata dal Centro Coordinamento ricerche che si è riunito mercoledì 22 marzo alla Prefettura di Crotone.
“Il dispositivo delle attività di ricerca – è scritto in una nota dell'Ufficio di governo di Crotone - sempre coordinato dalla Direzione Marittima di Reggio Calabria, prosegue ad oltranza, sia in orari diurni e sia in orari notturni con gli stessi mezzi già impiegati ed implementati, nonché con uomini e mezzi di presidio a terra della Guardia Costiera, con il supporto della Questura, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile regionale”.
Intanto, grazie al lavoro svolto dall'Ufficio immigrazione, dal gabinetto provinciale della Polizia scientifica e dall'Asp di Crotone, che hanno incrociato i dati con le testimonianze dei sopravvissuti, è stato possibile quantificare il numero certo dei dispersi che, attualmente, è di dodici persone. Di queste sei sono minori tra 0 e 18 anni, tre le donne e tre gli uomini. Da evidenziare che la polizia scientifica sta svolgendo delle verifiche sulla salma di una bambina che potrebbe essere nell'elenco dei dispersi.
A questi dodici si aggiungono altre sei persone di cui non si hanno notizie che sono state segnalate da parenti che sapevano fossero a bordo dell'imbarcazione.
Per quanto riguarda il numero delle persone decedute, il bilancio tragico dopo il recupero di un cadavere nella giornata di ieri, è di ottantotto vittime. All'interno del Palamilone di Crotone sono custodite ancora dodici salme. Di esse cinque risultano non identificate (tre sono di bambini), una non è stata reclamata da alcuno. Per le altre sono in via di completamento le procedure di affidamento per l’espatrio: una andrà in Iran, due in Afghanistan, una in Pakistan e una in Palestina.