Cronaca

Crotone, sit-in per l’autonomia speciale ai musei e al parco di Capo colonna

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CROTONE – Nel caldo pomeriggio del 14 luglio un gruppo di cittadini ha organizzato un sit-in pacifico nel piazzale del Museo archeologico di Capo Colonna. A supportarli è stata la consigliera Chiara Capparelli di Stanchi dei Soliti che, nelle settimane scorse, ha presentato una mozione relativa al conferimento dell’autonomia speciale ai musei di Crotone e Capo Colonna. La mozione è stata poi approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Crotone. Al sit-in erano presenti i consiglieri Floriana Mungari, Cristian Prima, Paola Liguori e l’assessore alla Cultura Nicola Corigliano.
A sollevare gli animi dei cittadini sono state però le dichiarazioni di Filippo Demma, direttore del parco di Sibari e reggente della Direzione regionale musei di Calabria che in una intervista al Crotonese (disponibile sull’edizione odierna) ha definito la creazione di un istituto autonomo che unisca Crotone e Sibari una opportunità per la nostra città di attrarre i grossi finanziamenti di cui necessità per lo sviluppo del territorio a livello turistico. Certi  di poter incontrare il direttore Demma in occasione dell’evento a Capo Colonna, il gruppo di cittadini ha potuto solo constatarne l’assenza, decidendo di fare comunque il sit-in come forma di protesta per le decisioni prese.
"Abbiamo scelto questa serata perchè sapevamo che il direttore Demma sarebbe stato qui per l’evento organizzato al Museo – dice Chiara Capparelli- per avere un confronto. Quello che vorremmo far capire è che questa battaglia è di tutti i cittadini, non del singolo personaggio politico. E’ una battaglia collettiva e identitaria". 
In merito alle dichiarazioni di Demma per Capparelli "L’autonomia è quello scatto in più che potrebbe dare il giusto valore alle realtà museali – spiega -. Noi non contestiamo l’autonomia, anzi la richiediamo ma in veste esclusivamente crotonese. Se proprio deve essere unione allora che si faccia un discorso di merito: Crotone è l’unica città in Calabria che ha due musei archeologici nazionali, inoltre è un capoluogo di provincia rispetto a Sibari – nulla contro Sibari – ma è una frazione di un centro minore, in più Crotone è seconda solo a Reggio Calabria per attrattività".
"Quindi che si parli di una sede che si riesca a dividere tra Crotone e Sibari – prosegue – e che non sia fissa in un unico punto anche perchè sia il Parco di Capo Colonna che i musei di Crotone ma anche il Parco di Sibari sono tre realtà importanti. Quindi ci deve essere una capacità gestionale davvero da super direttore – precisa Capparelli. Questo un pò spaventa perchè come può un’unica persona, seppure accompagnata da un comitato scientifico, coordinare tre realtà che richiedono una attenzione non da poco? E’ come se un sindaco volesse governare tre città, come potrebbe farlo?".
La consigliera fa una riflessione anche sulla distanza tra Crotone e Sibari con infrastrutture carenti e assenza di collegamenti. "In alcuni articoli di giornale si rimandava al modello di Paestum e Velia che sono due grandi realtà a 40 chilometri di distanza l’una dall’altra, con collegamenti con navette che portano i turisti da una parte all’altra. Quindi Paestum dà qualcosa a Velia e viceversa …ma tra 100 chilometri di strada della morte, Crotone cosa può dare a Sibari, oltre i numeri, e cosa Sibari invece può dare a Crotone’".