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Scuola, Princi: "equipe in tutte le aziende sanitarie provinciali a supporto degli alunni con dsa, investiti 7 milioni di euro"

Giusi Princi

Entro ottobre, in tutti gli istituti scolastici della Calabria sarà attivato il progetto pilota nazionale per l’individuazione precoce e la presa in carico degli alunni con dsa, i disturbi specifici di apprendimento. Lo rende  noto Giusi Princi, vice presidente della Giunta regionale con delega all’istruzione, che rimarca il buon esito dell’incontro propedeutico all’avvio del progetto con tutti i direttori generali delle aziende sanitarie provinciali calabresi, al quale, oltre alla coordinatrice regionale, Maria Bernardi, dirigente del Dipartimento salute, hanno partecipato anche i direttori sanitari ed i referenti delle Asp che seguiranno le scuole.
I disturbi specifici di apprendimento scolastico (dislessia, disgrafia, discalculia), oltre ad essere rilevanti per le conseguenze socio-relazionali che comportano, sono anche molto frequenti in Calabria. Du una popolazione scolastica complessiva di 228.733 alunni, 11.500 alunni sono portatori di un disturbo specifico dell’apprendimento, e di questi soltanto 3600 circa sono in possesso di una certificazione specifica. Per questi motivi la Regione ha previsto delle equipe dedicate a supporto di ogni istituto scolastico, con un programma di spesa complessiva di oltre 7 milioni di euro.
“Con uno stanziamento di oltre un milione di euro in una prima fase, a cui si aggiungeranno ulteriori 6 milioni di euro che abbiamo stanziato per i successivi 5 anni nell’ambito del progetto Scuola e Sanità – spiega Princi – sono state potenziate le risorse professionali dei servizi sanitari territoriali con un imponente piano di assunzione. "Sono infatti 74 le nuove professionalità contrattualizzate dalle Asp, di cui 15 neuropsichiatri infantili, 28 psicologi, 28 logopedisti, 3 assistenti sociali".
In ogni distretto sanitario delle singole Asp di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Crotone e Vibo Valentia saranno attivate una o più equipe di supporto alle istituzioni scolastiche, formate da uno psicologo, un logopedista e un neuropsichiatra infantile. Prossimamente – informa la vicepresidente – saranno diramate apposite indicazioni alle istituzioni scolastiche per illustrare le fasi operative del percorso, da condividere con le famiglie.