Il rimpianto raggiunge vette mai oltrepassate. Un sentimento amaro e profondo, figlio di un verdetto che consegna un punticino e la consapevolezza di aver visto scivolare dalle mani un tesoretto davvero importanti. Lamberto Zauli fa fatica a digerire il rocambolesco 3-3 maturato allo Scida, fatto di corse, rincorse, risalite, fughe e risposte che hanno tenuto in bilico il risultato fino allo scadere. E con l’ennesimo fardello delle reti subite che comincia a diventare una seccatura, un difetto cronico di difficile lettura e risoluzione. Tanto che non è bastato neppure esultare tre volte per garantirsi il successo pieno.
“Il rammarico è grande – ammette senza mezzi termini Zauli – perché c’erano le condizioni di portare a casa il risultato e avvicinarci ulteriormente alle prime. Dopo le due vittorie consecutive volevamo raggiungere nove punti in tre gare, ma purtroppo paghiamo gli errori commessi, che ci stanno compromettendo punti che avremmo meritato”
L’allenatore ripassa il match e fa fatica ad accettare quei numeri che rappresentano delle zavorre nel percorso di risalita della squadra: “I numeri dicono che abbiamo incassato 18 reti, e questi non ci hanno permesso di avere più punti rispetto a quello che la squadra semina. In compenso ci sono anche le 18 reti realizzate, la conferma delle nostre potenzialità offensive che però stiamo in parte compromettendo proprio per gli errori che continuiamo a commettere”.
Eppure Zauli non riesce a trovare la chiave per rimediare, anche perché c’è un elemento che va oltre la logica: “I gol li vedo, e su ognuno di quelli incassati si può fare sempre qualcosa. E del resto anche noi abbiamo fatto tre gol e qualcosa di meglio avrebbero potuto farla anche loro. Gli errori li stiamo facendo, dobbiamo migliorare. Noi dobbiamo migliorare come squadra e singolo, ma penso che i gol presi rispetto alle occasioni che subiamo sono una percentuale altissima. Ed in questo caso parlerei anche di eurogol nel caso del primo e di situazioni particolari negli altri. Il mio rammarico è dovuto all’atteggiamento che cambia da parte della mia squadra una volta che la squadra passa in vantaggio. Da quel momento la squadra si abbassa, e per una squadra che ha delle ambizioni di un certo livello non deve essere così, ma bisogna continuare a spingere per chiudere le partite e non lasciarle in bilico fino all’ultimo. Vorrei invece che la squadra mantenesse lo stesso atteggiamento di quando deve rincorrere, invece dopo il vantaggio solitamente fa meno pressioni, palleggia e verticalizza di meno. Eravamo in grado di fare 9 punti in tre gare, perché certe partite vanno portate a casa. Spesso e volentieri se fai di più vinci le partite. Non ci sta succedendo e c’è da non dormirci la notte”.