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Acqua e rifiuti non bastano, la regione Calabria vuole anche l’energia: allo studio l’Arec

energia contatori
Dopo Arrical, l’organismo regionale che si è assicurato il monopolio nella gestione dell’acqua e dei rifiuti, potrebbe arrivare Arec, l’agenzia regionale per l’energia della Calabria. Lo annuncia un gruppetto di consiglieri regionali capitanati dal presidente dell’assise di palazzo Campanella, Filippo Mancuso, che ha depositato un progetto di legge che va in questa direzione. "La creazione di Arec – sostengono – nel solco di quanto già effettuato da altre regioni italiane, può portare nelle casse della regione Calabria, e quindi a favore dei servizi dei cittadini calabresi, enormi risorse derivanti dallo sfruttamento energetico del territorio regionale".
Salvo la determinazione dei principi fondamentali di competenza statale, ricordano i proponenti, spettano alle regioni la potestà legislativa sulla produzione, il trasporto e la distribuzione nazionale dell’energia. "Il contributo maggiore dell’Arec – aggiungono – potrà derivare soprattutto dal nuovo impulso e dall’importanza che lo sviluppo delle energie, soprattutto rinnovabili, riveste in questo particolare periodo storico in Italia e in Calabria, terra, quest’ultima, vocata per orografia e scarsa densità demografica, alla costruzione di impianti alimentati a fonti tradizionali e rinnovabili".
Lo scopo della nuova agenzia sarà anche quello di "fornire supporto tecnico e amministrativo alle altre società pubbliche regionali (Sorical, Calabria Verde) per costruire impianti di energia rinnovabile, mirati allo sfruttamento diretto delle risorse naturali (idroelettrica, fotovoltaica, biomassa), che consentano di introitare nelle casse della regione Calabria gli ingenti benefici economici derivanti dall’autoconsumo o dalla vendita dell’energia elettrica". Inoltre, aggiungono i firmatari, servirà a "fornire agli enti locali un supporto alla costituzione e costruzione di comunità energetiche dopo l’approvazione della Commissione europea del decreto che incentiva gli enti locali a costruire comunità energetiche".
La proposta di legge  nove articoli siglati, oltre che dal presidente Mancuso, dai consiglieri regionali Francesco De Nisi, Giuseppe Graziano ed Antonio Lo Schiavo – disciplina l’istituzione, la figura del direttore generale e dell’organo di revisione, le funzioni di vigilanza e  controllo, il personale, la valutazione dell’operato e le risorse finanziarie per la costituzione e il funzionamento.