Crotone

A ricordo delle vittime innocenti di mafia la Casa Circondariale apre le porte a ‘Libera’ fotogallery

In occasione della XXIX Giornata della memoria e dell’impegno promossa da 'Libera -nomi e numeri contro le mafie' otto detenuti hanno letto i nomi delle vittime innocenti nel nostro territorio calabrese.

Detenuti

CROTONE – A ricordo delle vittime innocenti delle mafie la Casa Circondariale di Crotone ha aperto le sue porte all’associazione Libera con la quale ha stilato una serie di protocolli per svolgere attività sociali. In occasione dunque della XXIX Giornata della memoria e dell’impegno promossa da ‘Libera -nomi e numeri contro le mafie’ otto detenuti hanno letto i nomi delle vittime innocenti nel nostro territorio calabrese. L’evento ha il fine di lanciare un chiaro messaggio per promuovere la cultura della legalità, della giustizia sociale e lanciare un segnale concreto di impegno contro le mafie e la corruzione.

Il messaggio di ‘Libera’

A presenziare per il coordinamento provinciale  dell’associazione Libera Crotone c’era Antonella Marazziti che ha dichiarato: “Ci ritroviamo qui per la prima volta mentre, in coincidenza, a Roma si percorrono le strade principali della capitale per ricordare quanto sia importante fare memoria. Ed è un messaggio importante – spiega la giornalista – perché per la prima volta viene lanciato dalla Casa circondariale di Crotone che insieme a Libera, già da qualche tempo, ha intrapreso una serie di percorsi che vanno dallo sport, alle attività sociali e siamo contenti di questa partnership – dice ancora -. Uno dei messaggi principali che Libera è solita lanciare è indicare le strade da percorrere perchè non si può assolutamente far finta di nulla e non sapere da che parte stare. C’è solo una strada: quella della legalità e della giustizia”. Per l’evento i detenuti hanno raccolto la proposta di Libera e da protagonisti hanno elencati i nomi delle vittime innocenti di mafia cadute in Calabria. L’iniziativa ha visto la partecipazione delle autorità civili e militari della provincia di Crotone. Presenti anche la direttrice della struttura penitenziaria crotonese Mariastella Fedele e Francesco Tisci comandante dei reparti e sostituto commissario di Polizia Penitenziaria.

Alcuni pensieri scritti dai detenuti

Durante la lettura dei nomi delle vittime innocenti di mafia non sono mancati momenti di commozione anche dei detenuti stessi che hanno accompagnato, a questo elenco, le loro considerazioni e i loro pensieri sulle stragi per mano della mafia, “scritti – come ha sottolineato la Direttrice del carcere – di loro pugno nelle loro celle”. “La mafia è morte e distruzione – dice uno dei detenuti presenti – in un terreno come il nostro in cui si cerca di estirpare anche quel buono che prova a nascere”. Mentre un altro commenta: “La mafia è un cancro. Solo che a differenza della malattia, che spesso non lascia speranza, la mafia si può combattere denunciando”. “Il sacrificio di queste vittime – legge un altro – deve essere da monito per i nostri figli. Ed è un dovere di tutti combattere la mafia”.