Bonifica industriale

Dopo il no di Voce, Mammoliti (Pd) si chiede cosa farà la Regione

Il consigliere regionale interroga il governatore Roberto Occhiuto sulla richiesta avanzata da Eni Rewind di smaltire le scorie industriali in Calabria.

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Il consigliere regionale Raffaele Mammoliti ha depositato un’interrogazione per conoscere la posizione della Giunta regionale in vista della conferenza dei servizi convocata per decidere i destini dei rifiuti della bonifica del sin di Crotone. Si paventa, infatti, un passo indietro rispetto all’obbligo di trasferire le scorie industriali fuori dai confini della Calabria, dal momento che, al di là della discarica dei fratelli Vrenna in località Columbra a due passi dalla città, in Italia ed all’estero non ci sarebbero – sostiene Eni Rewind – altre piattaforme in grado di riceverle.

“La fase di stallo che si sta registrando sulla bonifica di Crotone – sostiene l’esponente del Partito democratico – rischia di aumentare i ritardi di risanamento ambientale e sanitario che la comunità di quel territorio sta subendo ormai da troppo tempo. Anzi, esiste il reale rischio, dopo tre anni, di ritornare indietro rispetto all’unico progetto in campo che prevede lo smaltimento dei rifiuti fuori regione. Ho ribadito queste preoccupazioni nella partecipata assemblea provinciale di Crotone indetta dalla Federazione del Pd – ricorda Mammoliti – e, coerentemente, ho presentato un’apposita interrogazione”.

I tempi sono comunque stretti, la modifica al Paur, l’autorizzazione unica regionale che nel 2019 (presidente Mario Oliverio) ha imposto il trasferimento delle scorie inquinate fuori dalla Calabria, sarà discussa il 3 maggio. Entro quella data bisogna formulare un nuovo parere alla luce delle lagnanze della mutlinazionale che spinge per scaricare tutto a Crotone. Il Comune ha già annunciato, per bocca del sindaco Enzo Voce, il suo no, mentre si ignorano le intenzioni di Provincia e Regione.

“Il consigliere dem, che è anche vice presidente della commissione consiliare bilancio di palazzo Campanella, conta “di avere la risposta nei tempi previsti, qualora ciò non dovesse avvenire – scrive – faccio appello alla sensibilità istituzionale del presidente Mancuso, nel voler inserire l’interrogazione alla prima seduta di Consiglio regionale che verrà convocata. Continuerò a vigilare affinché si possano rendere esigibili, dopo tantissimi anni di ritardo, tre imprescindibili obiettivi: bonifica, risanamento ambientale, investimenti post bonifica”.