CROTONE – Il Tribunale di Crotone (Michele Ciociola presidente, Giulia Crisci e Vincenzo Corvino a latere) ha dissequestrato oggi la Serravalle Energy e le altre società del gruppo di Carmine e Domenico Serravalle, imprenditori di Mesoraca. Il collegio ha accolto la richiesta di revoca degli avvocati Francesco Verri e Vincenzo Ioppoli ed ha rimosso, così, il vincolo che gravava sull’azienda dal 4 ottobre 2022, quando i due imprenditori avevano subito sia l’arresto che il sequestro delle loro società. La Procura della Repubblica di Catanzaro ipotizzava che l’industria che produce energia da biomasse e le altre società attive nel settore fossero state il veicolo per commettere reati ambientali all’interno di una associazione a delinquere. Il gruppo criminale avrebbe riunito svariati imprenditori che operano nella filiera del legno e il presunto boss della cosca Ferrazzo, Mario Donato. Celandosi dietro i suoi figli, costui avrebbe inquinato il settore con la complicità della Serravalle Energy. La tesi, confermata inizialmente dal Tribunale della libertà di Catanzaro, è stata però smentita due volte dalla corte di cassazione che, accogliendo i ricorsi degli avvocati Vittorio Manes, Valerio Spigarelli, Vincenzo Ioppoli e Francesco Verri, ha messo in dubbio tutte le accuse.
In effetti le memorie e le consulenze della difesa, insieme a una mole enorme di documenti, hanno consentito ai giudici della Cassazione una diversa valutazione dei fatti alla quale, infine, si è uniformato anche il Tribunale della libertà che ha annullato l’originaria misura cautelare imposta a Carmine Serravalle. L’arresto di Domenico era stato invece annullato a giugno dello scorso anno. Immediata la richiesta di restituzione dell’azienda agli imprenditori da parte dei loro difensori. E, altrettanto tempestivamente, con parere favorevole della Dda, il Tribunale di Crotone ha dissequestrato le aziende.
Ora toccherà agli imprenditori riprendere non solo la gestione delle aziende ma anche il filo del dialogo con il Gse (gestore nazionale del servizio elettrico) che a un certo punto aveva sospeso il pagamento dell’energia prodotta dalla centrale biomasse di Cutro, di proprietà della Serravalle Energy, mettendo a richio centinaia di posti di lavoro tra diretti e indotto. Il Gse ha poi accettato di tornare sui suoi passi ed ora potrà riprendere il dialogo diretto con i proprietari della centrale.
