Rapporto avviso pubblico

Intimidazioni, Calabria per la prima volta regione più colpita

E' quanto emerge dall’ultimo rapporto di Avviso pubblico 'Amministratori sotto tiro 2023' presentato a Roma.

gomma bucata intimidazioni

Per la prima volta dal 2016, la Calabria è la prima regione più colpita da atti intimidatori. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto di Avviso pubblico ‘Amministratori sotto tiro 2023’ presentato a Roma  nella nuova sede della Federazione nazionale della stampa italiana.

Sono 51 i casi censiti sul territorio calabrese (+21% rispetto al 2022), unica delle quattro regioni in cui sono nate le cosiddette mafie storiche che fa registrare un aumento delle intimidazioni. Seguono la Campania (39 casi, -20%), la Sicilia (35 casi, -30%) e la Puglia (32 casi, -33%). Assieme raccolgono il 50% degli atti intimidatori censiti nel 2023 sul territorio nazionale. Alla Toscana (20 casi) va invece il titolo di regione più colpita dell’area centro-nord, lo stesso numero fatto registrare in Sardegna. Per entrambe si registra un aumento superiore al 20% dei casi censiti rispetto al 2022. Chiudono le prime dieci posizioni Lombardia e Veneto (19), Piemonte ed Emilia-Romagna (17).

Dopo numerosi anni, Napoli (21 casi censiti) lascia il non invidiabile primato di provincia più colpita sul territorio nazionale a Cosenza, dove sono stati registrati ben 30 atti di intimidazione in 15 differenti aree comunali. Nella graduatoria provinciale seguono Palermo (12), Torino, Foggia e Reggio Calabria (9).

Il 21% dei 315 casi censiti da Avviso pubblico nel 2023 sono avvenuti in comuni che in un passato più o meno recente sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose. Gli  atti intimidatori hanno coinvolto 42 Comuni (14 in Campania, 10 in Calabria, 10 in Sicilia, 5 in Puglia, 3 in altre regioni).