Ospedale di crotone

Oncologia, il sindacato ‘Sumai’ dona attrezzature per medici e pazienti

Si tratta di due carrelli multifunzione per farmaci, un carrello lavanderia, una poltrona elevabile

CROTONE –  Il sindacato dei medici specialisti e veterinari ‘Sumai Assoprof‘ ha donato  al reparto di oncologia dell’ospedale San Giovanni di Dio alcune attrezzature per supportare i pazienti. Insieme all’associazione di volontariato Vivere Sorridendo, infatti,  ha acquistato due carrelli multifunzione per farmaci, un carrello lavanderia, una poltrona elevabile. La cerimonia di donazione si è svolta nella biblioteca dell’ospedale cittadino, nella mattina del 2 maggio, alla presenza del Commissario straordinario Antonio Brambilla, dei due direttori Pasquale Mesiti e Lucio Cosentino, i medici del reparto di oncologia e i volontari di Vivere Sorridendo. Presente anche il dottore Giuseppe Sirianni, segretario provinciale Sumai Assoprof che ha spiegato quanto sia importante lavorare insieme “ai medici di reparto e medici specialisti del territorio. La donazione – ha precisato – è stata una idea di tutti i nostri associati e insieme all’associazione Vivere Sorridendo che opera a stretto contatto con i medici oncologici del nostro ospedale abbiamo pensato ad acquistare alcune strumentazioni. La nostra è una donazione simbolica perché il paziente non deve sentirsi sballottato ma coccolato”. “Il day hospital di oncologia manca di posti letto – ha dichiarato Giovanni Marsala, presidente di Vivere Sorridendo – e Crotone non può permettersi così poco. Non è possibile vedere oncologia accorpata a nefro-oncologia e bisogna pensare ad un unico reparto in cui i pazienti possano fare cure oncologiche. Abbiamo bisogno di più personale medico pronto e paramedico specializzato” precisa. “Attrezzature e strumentazioni ce ne vorrebbero tante – dice ancora Marsala – e noi da sempre lo facciamo, abbiamo donato le portone per la chemio, i condizionatori e il casco refrigerante costato oltre 60 mila euro”. A coordinare i medici di reparto è il dirigente Maria Anania e primario di oncologia che ha rivolto un pensiero a tutti i degenti del reparto che hanno bisogno di cure sia mediche ma soprattutto dell’anima. “Questa donazione denota attenzione nei confronti del reparto e ringraziamo tutti perché il malato oncologico è sicuramente fragile ed ha bisogno di cure e sostegno emotivo – spiega la dottoressa -. Questi sono gesti importanti ma tutto il resto deve farlo l’ospedale. L’assistenza al malato deve essere una assistenza globale – dice ancora – che non è soltanto somministrazione di una cura perché, in alcuni casi di malattia avanzata, può fare più una carezza o una parola, di una medicina”.