Tribunale di crotone

Processo naufragio di Cutro, testimoni non si presentano: udienza rinviata

Non si è potuto fare il videocollegamento con la Germania. Negata sospensione termini custodia cautelare. L'udienza è stata rinviata al prossimo 5 giugno

Processo naufragio Cutro

CROTONE – I testimoni non si sono presentati ed il collegamento con la Germania non è stato fatto. Questa la motivazione del rinvio dell’udienza del processo a carico dei presunti scafisti del caicco ‘Summer Love‘ il cui naufragio, avvenuto il 26 febbraio 2023, ha causato la morte di 94 persone ed un numero imprecisato di dispersi.
Alla sbarra ci sono Sami Fuat, turco di 51 anni, Khalid Arslan, di 26 anni, e Ishaq Hassnan, di 23 anni, entrambi pakistani, tutti accusati di naufragio colposo, favoreggiamento all’immigrazione clandestina e morte in conseguenza di altro reato.

In apertura di udienza il presidente del collegio penale di Crotone, il giudice Edoardo D’Ambrosio, ha comunicato che il Dipartimento di polizia penitenziaria ha avuto notizia che tre superstiti del naufragio che dovevano testimoniare dalla Germania non si sono presentati e per questo non è stato attuato il videocollegamento.
Si tratta di un nuovo stop del processo che già ha dovuto fare i conti con la mancanza di interpreti di lingua farsi e dari (parlate in Afganistan). Anche per questo il pubblico ministero Pasquale Festa ha chiesto la sospensione dei termini di custodia cautelare per la complessità del dibattimento a causa di problemi di natura logistica.
I termini di custodia cautelare scadono a settembre ma il Pm, considerate le difficoltà organizzative che si stanno continuando ad avere, ha chiesto prudenzialmente la sospensione. Richiesta che, però, è stata dichiarata inammissibile dal Tribunale in quanto, nell’udienza in corso mancava un interprete di lingua turca per l’imputato Sami Fuat al quale, quindi, non poteva essere garantito in questa udienza il diritto alla difesa. Il presidente D’Ambrosio ha consigliato al pm di reiterare la richiesta nelle prossime udienze.

Il difensore dei due imputati pakistani, l’avvocato Salvatore Perri, ha chiesto di poter abbreviare i tempi del processo rinunciando alle testimonianze dei superstiti anche in considerazione del fatto che molti sono stati sentiti nel corso dell’incidente probatorio di un anno fa; in quello stesso periodo  – ha ricordato l’avvocato, i superstiti che si trovavano ancora a Crotone “sono stati accompagnati all’estero in pompa magna dalle forze dell’ordine italiane quando era evidente che dovevano restare qui”. L’udienza è stata aggiornata al 5 giugno alle ore 11 perché, ha spiegato il presidente D’Ambrosio, l’autorità tedesca ha riconvocato di sua iniziative per quella data i testimoni che, invece, il  Tribunale Crotone non ha la possibilità di contattare.

Intanto nelal giornata del 7 maggio è iniziato, davanti al gup Assunta Palumbo, il processo con rito abbreviato per il siriano Mohamed Abdelssalem il sesto scafista ritenuto essere l’uomo al timone del caicco naufragato. L’uomo era riuscito a scappare dal luogo del naufragio insieme a Gun Ufuk, il turco già condannato a 20 anni nel processo con rito abbreviato. Abdelssalem nel dicembre scorso è stato rintracciato nel carcere di Lecce dove si trovava a seguito di un mandato di arresto europeo emesso dalla Dda di Lecce nell’ambito dell’operazione ‘Astrolabio’ condotta dal Gico della Guardia di finanza. Anche a lui vengono contestate le accuse di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, naufragio colposo di imbarcazione adibita a trasporto di persone nonché di morte come conseguenza del delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.